Norcia: si costituisce il comitato locale per l’assistenza ai profughi
Dopo la disfatta di Caporetto anche a Norcia arrivarono nel novembre 1917 i primi profughi di guerra. Allegrini Filippo, sindaco della città, sin dal 5 dicembre 1917, propose al Prefetto alcuni nominativi per la costituzione del Comitato locale dei profughi, visto che in base alla normativa vigente spettava proprio al Prefetto nominare il Comitato.
Tuttavia, siccome il sindaco propose vari nomi sui quali la Prefettura non presentò alcuna opposizione, il comitato non fu regolarmente nominato anche se l’assistenza ai profughi, in ogni caso, fu prestata lo stesso dal sindaco stesso e “da alcuni buoni e volenterosi cittadini”. Su un foglietto del carteggio amministrativo sono scritti alcuni nomi: Presidente Congregazione di Carità, Brancali Ercole, Centronella Vincenzo, Gervasoni don Attilio, Lanzi Vincenzo, Marchesi Lallitta, Cipriani Laura, Clotilde Corazzini, Lanzi Cesira, Cesqui cav. Sante al quale il sindaco inviò una lettera che terminava con un appello:
Confido che vorrà accettare il pio incarico con tutto quello slancio d’affetto e di patriottismo necessario nella triste ora che si attraversa”.
C’è anche una lettera della signora Michelina Paris dell’8 novembre 1917 con la quale comunica al sindaco:
mi piange il cuore per essere costretta dirle che mi trova nell’assoluta impossibilità per accettare il nobile e pietoso ufficio a pro dei profughi, trovandomi sempre cagionevole di salute, tanto che presentemente trovami ancora convalescente d’influenza avuta da poco tempo. Quindi mi vorrà la S. V. compatirmi, tanto più si aggiunge che in casa abbiamo la sorella maggiore inferma da qualche tempo; la sorella insegnante anch’essa è indisposta, tanto che non ha potuto riprendere il servizio scolastico. Perciò come V.S. considera, mi è proprio impossibile assumermi il nobile incarico”.
Stesso discorso per Maria Colizzi che il 6 novembre 1917 scrive al sindaco:
Pregiomi significare alla S. V. che, essendo rimasta sola in famiglia, non avrei il tempo necessario di potermi dedicare ad una coscienziosa opera d’assistenza a favore dei profughi di cui alla lettera d’invito della S. V.. Spiacente di non poter prestare l’opera mia nella triste ora presente. La riverisco”.
Nel marzo del 1918 il Prefetto chiese di regolarizzare le nomine procedendo ufficialmente alla nomina di un comitato per il regolare funzionamento dell’assistenza per i profughi.
A Norcia, su proposta del sindaco, il patronato di assistenza ai profughi di guerra venne costituito con decreto del R. Prefetto dell’Umbria del 9 aprile 1918 e si insediò nella segreteria municipale l’11 maggio 1918 alle ore 17. Era costituito dallo stesso sindaco Allegrini Filippo con funzioni di Presidente e dai consiglieri Argentieri avv. Vittorio, persona benemerita per propaganda patriottica; Brancali ing. Ercole, vice Presidente Comitato Civile (il presidente era sempre assente) nonché presidente della Commissione Annonaria e di limitazione dei consumi; Colantoni Clotilde, maestra e membro della commissione d’assistenza ai profughi provvisoria; Lanzi Annina, membro della commissione d’assistenza ai profughi provvisoria; Lanzi Vincenzo, vice ispettore scolastico; Massenzi ing. Nunzio, in rappresentanza della Congregazione di Carità; Valesini Eriberto, impiegato dello stato civile e Viola dott. Federico, segretario capo del Comune di Norcia.
Fonti: Archivio Storico comunale Norcia, Carteggio Amministrativo, 1917.