Il tenente Zimolo parla a Norcia
Il 5 maggio 1918 al teatro civico di Norcia, Michelangelo Zimolo, tenente degli alpini, compagno di trincea per molti mesi di Cesare Battisti, tiene una conferenza alla presenza del vescovo mons. Vincenzo Migliorelli, delle autorità, delle rappresentanze delle associazioni cittadini e delle scuole tecniche, elementari e del seminario. Numerosi anche i cittadini di ogni ceto e fede politica “come deve essere in quest’ora grave e solenne che impone la più tenace concordia delle anime e delle volontà”.
Il tema “Guerra alla barbarie, libertà ai popoli” è stato trattato con ‘parola viva, smagliante, commovente; con quell’impegno di entusiasmo che gli apostoli di una fede, di un supremo ideale, pongono nei loro pensieri e nella forma, perché esso agisca intimamente sulle coscienze”.
Per Zimolo l’Italia e le sue alleate non hanno voluto né cercato la guerra: hanno dovuto subirla per opera specialmente della Germania, ‘la quale per cinquant’anni era andata tenacemente preparandola nello spirito pubblico tedesco, con le sue imponenti masse guerresche e con una possente invadenza delle attività industriali, commerciali e le infiltrazioni politiche in tutti gli Stati del mondo’.
La conferenza è stata seguita da una lunga serie di ‘proiezioni luminose’ che hanno illustrato la vita di trincea di Cesare Battista e la ferocia della guerra.
Dopo la conferenza, al tenente Zimolo, ‘è stato offerto un banchetto al quale hanno partecipato numerosi i più eletti cittadini di Norcia. Hanno parlato il prof. Cesari di spoleto, il prof. Carro-Ceo per Norcia ed il tenente Zimolo’.
Fonte: Giornale d’Italia, 9 maggio 1918, p. 2.