Norcia e la Grande Guerra ai corsi dell’Uniauser
Ordinato e sicuro”, così appariva il mondo al romanziere Stefan Zweig agli inizi del Novecento. Ma due colpi di rivoltella, sparati dallo studente nazionalista bosniaco Gavrilo Princip, uccidono l’ arciduca d’Austria Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia. È il 28 giugno 1914 ed è la fine della belle époque. Il Novecento si aprì in Europa con la belle époque ma la realtà non era così. I primi anni del Novecento videro milioni di italiani, a causa della crisi dell’agricoltura e del progresso scientifico che rendeva superflua la manodopera, emigrare verso le Americhe in cerca di un lavoro. Nel vecchio mondo c’è fermento nei Balcani dove le popolazioni sognano l’autonomia e pensano di liberarsi, con l’appoggio della Russia, dalla presenza dell’Austria. L’impero Ottomano sta vivendo la sua grave crisi: perde la Libia nel conflitto con l’Italia e i suoi territori europei che vengono spartiti tra Bulgaria, Montenegro, Grecia e Serbia. Poi Serbia e Bulgaria entrano in conflitto tra loro e quelli di Sofia ci rimettono gran parte dei territori conquistati. Sembrano scaramucce ma si prepara una guerra che coinvolgerà il mondo.
La guerra arriverà anche a Norcia portando il suo carico di lutti e cambiamenti sociali ed economici. Tante le curiosità, gli aneddoti, le storie dimenticate o volutamente celate nella relazione che la Dott.ssa Rita Chiaverini terrà alle 15:30 presso la biblioteca comunale. La docente Rita Chiaverini, archivista, giornalista-pubblicista, membro della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, in occasione del Centenario del primo conflitto mondiale, racconterà vicende, imprese, tragedie di quel periodo storico in cui Norcia e la Valnerina, seppure lontane dalla linea del fronte, non hanno potuto esimersi dalla partecipazione diretta al conflitto con l’invio al fronte di uomini, mezzi e risorse. Inoltre, proprio a Norcia subito dopo la disfatta di Caporetto, vennero ospitati alcuni profughi provenienti dal Veneto, dal Trentino e dal Friuli Venezia Giulia nonché utilizzati prigionieri austro-ungarici per lo svolgimento di lavori agricoli. Un viaggio nella storia per ricostruire anche le vicende dei caduti, dei dispersi, dei mutilati e dei ‘dimenticati’, ossia i fucilati nelle esecuzioni sommarie, per reintegrarli nella memoria collettiva nazionale e commemorarli insieme alle altre vittime della guerra. La lezione sarà anche l’occasione per presentare in anteprima i progetti europei (Europeana), nazionali (Centenario Prima Guerra mondiale 2014/2018) e locali (“Per non dimenticare… La Grande Guerra nella Valnerina e nello Spoletino” Consorzio BIM – Comune di Norcia) legati alle celebrazioni della Grande Guerra. Tutti i progetti prevedono il coinvolgimento delle famiglie, degli studenti e dei cittadini non solo per stimolare la memoria storica ma anche per creare nuove occasioni di riflessioni sul valore assoluto della pace.
Con questo lezione si chiudono i corsi annuali dell’Uniauser che ha deciso di aderire al progetto del BIM e avviare una stretta collaborazione per la raccolta della memoria storica locale.