L’influenza spagnola si diffonde tra i profughi di guerra
Molti dei profughi presenti a Norcia contrassero il virus dell’influenza che venne chiamata ‘spagnola’ poiché la sua esistenza fu inizialmente riportata solo dai giornali spagnoli in quanto la Spagna non era coinvolta nel conflitto e la sua stampa non era soggetta alla censura di guerra. Il particolare contesto storico in cui si diffuse la ‘spagnola’ causò la morte non solo dei soldati logorati dalla guerra di posizione ma anche la decimazione della popolazione civile più di quanto non avessero fatto gli eventi bellici di per se stessi.
Vittime illustri della ‘spagnola’ furono anche il poeta francese Guillaume Apollinaire, l’artista austriaco Gustav Klimt, il conte di Salemi Umberto di Savoia-Aosta, il letterato italiano Federigo Tozzi e l’economista, storico e filosofo tedesco Max Weber.
Pochi giorni prima della fine della guerra, il 10 ottobre 1918, con la circolare n. 619, la sottoprefettura di Spoleto raccomanda ai comuni «opportune norme e provvedimenti da adottarsi» così come stabilito dalla Prefettura:
«Comunico per esecuzione seguente telegramma Alto Commissariato Profughi, la epidemica influenza diffusasi in varie provincie ha consigliato un provvedimento eccezionale in favore dei profughi colpiti onde permettere loro un più abbondante nutrimento e la provvista di quanto occorre alla cura della grave malattia. Con odierno decreto si dispone che da parte delle SS. LL. venga concesso ai profughi che dimostrino di essere colpiti da malattia non cronica, per tutta la durata della malattia ma non oltre trenta giorni un supplemento di sussidio ordinario nella misura di lire tre a persona al giorno. Tale supplemento dovrà essere pagato anticipatamente di cinque in cinque giorni e per la concessione relativa potranno le SS. LL. per la maggiore celerità delegare agli stessi organi incaricati dei pagamenti nei singoli comuni. Alla spesa relativa di provvederà con fondi anticipati sul capitolo 212 numero 6 che verranno congruamente aumentati secondo le richieste. Le SS. LL. sono poi autorizzate provvedere distribuzione sapone e disinfettanti per uso personale profughi nonché tutti i provvedimenti necessari, per la tutela igiene abitazioni profughi stessi. Ritienesi infine opportuno che, giusto parere espresso direzione generale sanità, che fino a nuovo ordine siano sospesi trasferimenti profughi eccetto quelli relativi reclutamento operai inviarsi in Francia e quelli che siano eventualmente nell’alito provincia, ragioni igieniche per sfollare attuali ricoveri. Attendo assicurazione telegrafica. Il sottoprefetto».
(Rch)