I primi colpi li sparò la Guardia di Finanza
L’Italia entrò in guerra il 24 maggio 1925. Il ponte doganale di Brazzano, in provincia di Gorizia, è il luogo dove venne sparato il primo colpo della Grande Guerra. Alle ore 22.40 del 23 maggio 1915, prima ancora che iniziassero ufficialmente le ostilità, i due finanzieri Pietro Dell’Acqua e Costantino Carta, incaricati di vigilare il ponte, scorsero alcuni guastatori austriaci intenzionati a minare l’importante infrastruttura e decisero di aprire il fuoco. L’azione valse loro la medaglia di bronzo al valore militare ‘perché impedivano con prontezza ed energia la distruzione di un ponte militare importante’. La motivazione è singolare perché attesta la data di un atto di guerra precedente all’inizio ufficiale delle ostilità, e testimonia l’attualità del motto attribuito alla Finanza ‘Vedette insonni del confine’.
Presso il museo storico della Guardia di Finanza è conservato il fucile modello 1891 dal quale fu esploso il primo colpi italiano.