Prigionieri di guerra a Norcia: gli oggetti per l’uso quotidiano
Nel luglio del 1917 arrivarono a Norcia cento prigionieri di guerra austro-ungarici. L’amministrazione comunale li ospitò nell’ex-convento di Santa Maria della Pace e consegnò loro anche una serie di oggetti per l’uso quotidiano e per il funzionamento del distaccamento. Ne è rimasto il seguente inventario:
«Tavolo grande n. 1, Tavolini n. 1, Seggiole n. 4, Secchia n. 1, Braccone di ferro zincato n. 1, Bottiglia d’acqua n. 1, Bicchiere n. 1, Cortela n. 1, Calamaio n. 2, Penaroli n. 4, Portacatino di ferro n. 1, Brocca smaltata n. 1, Catino ferro smaltato n. 1, Fermalia olio(???) n. 16, Banche scuola n. 15, Scope n. 2, Scopone n. 1, Buste d’ufficio n. 26, Carta rigata, Carta asciugante, Carta protocollo, Bottiglietta inchiostro rosso n. 1, Bottiglietta inchiostro nero n. 1, Righe n. 2, Attaccapanni n. 1, Lampade elettriche, Catino di ferro n. 1, Scafale noce n. 1, 2 lettini con piedi di ferro e 2 pagliericci, Olio litri 2 un fiasco l. 6.50, Candele n. 2, Paglia n. balle [non è segnato il numero] consegnate il 3 luglio, Due ramazze, Due cognole, Una accetta, Una sega, Un cavalletto per segare la legna, Una mazza per spaccare la legna cost l. 3.50, Balle 34 per un totale di 824 kg».
Per garantire idonee condizioni igienico-sanitarie, il comandante del distaccamento Salvatore Martignetti, chiese all’amministrazione nursina anche disinfettanti da usare per le latrine e per altri locali del distaccamento
Fonte: R. Chiaverini, La grande guerra a Norcia e in Valnerina, Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, Volume CXIV, Fascicoli I-II, Tomo II, Perugia, 2017.