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8
Lug

Prigionieri di guerra: la richiesta di Aurelio Leoncilli

di Giorgia Leoncilli

IMG_1392Nel 1917 il comune di Norcia ottenne dal Comando prigionieri di guerra di Orvieto la cessione di cento prigionieri di guerra da impiegare in lavori agricoli. I due comuni stipularono una convenzione per l’utilizzo di questi uomini da parte di privati. Nella convenzione, inoltre, si stabiliva che il concessionario avrebbe dovuto mettere a disposizione dell’Autorità Militare un fabbricato riconosciuto idoneo per l’alloggio dei prigionieri, curandone le varie necessità quali cucine, latrine notturne, rifornimento di paglia per gli alloggiamenti e avrebbe dovuto facilitare con mezzi idonei i servizi logistici del reparto. Oltre a ciò il comune di Norcia avrebbe messo a disposizione una camera adeguata per l’alloggio del comandante del distaccamento.

I prigionieri venivano pagati ciascuno 15 centesimi all’ora per lavori di vangatura, zappatura, semina e piantagione, mentre il compenso diveniva di 20 centesimi per la falciatura; soltanto 5 centesimi andavano a loro tramite il Comando del distaccamento, mentre gli altri 10 o 15 erano dovuti allo stato ogni 5 giorni. Per questo motivo ogni volta che si faceva richiesta per avere i servizi di questi uomini era necessario specificarne l’impiego così da sapere il costo effettivo.

Per questa ragione presso l’archivio comunale di Norcia è conservata una distinta con cui Aurelio Leoncilli, il 5 luglio 1917, richiese per tre giorni dieci prigionieri  per lavori di mietitura. Ecco il testo:

Il sottoscritto Leoncilli Aurelio richiede N°10 prigionieri di guerra per n° 3 (tre) giorni per lavori di mietitura in località S. Pellegrino Km da Norcia N°6 obbligandosi per ogni effetto di ragione e di Legge e sotto ogni rapporto al pagamento anticipato come stabilito dall’Amministrazione Comunale e di assumere tutti gli obblighi e condizioni inerenti alla concessione fatta al Comune del Comando reparto prigionieri di guerra in Orvieto nel giugno 1917. Dichiarando di essere a piena conoscenza, di averne avute le ulteriori istruzioni e dichiarando infine d’aver letta ed approvata la presente formula di richiesta. Si obbliga a fornire il vitto.
Norcia, li 5 luglio 1917. 
Il richiedente Leoncilli Aurelio”

Così come molti altri, il signor Aurelio, benché abitasse in una piccola frazione relativamente distante dal comune di Norcia, utilizzò i prigionieri di guerra, pagando ben 90 lire, per svolgere lavori agricoli, fornendo loro vitto e alloggio in quei tre giorni.

Fonte: Archivio storico comunale di Norcia, Carteggio post-unitario, busta 436,  anno 1917, categoria VIII.

Progetto Alternanza Scuola Lavoro – III Liceo Scientifico Cascia

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