La lapide ai Caduti di Preci
Il ricordo marmoreo dei caduti di Preci, in stile liberty (vittoriano) si trova sulla piazza principale, appoggiato sulla parete della chiesa. Nella parte inferiore sono stati inseriti successivamente i nomi dei caduti della Seconda guerra mondiale.
Per quanto è stato possibile, sono state ricostruite le schede biografiche dei soldati preciani, con l’obiettivo di dare oggi, a cento anni di distanza, la voce a coloro che in guerra dovevano soltanto obbedire. Dei sessanta morti della Grande Guerra di Preci quasi tutti furono soldati semplici.
Attraverso le loro storie, ricostruite sulla base dei fogli matricolari, registri anagrafici, ricordi delle famiglie, notizie desunte da altre fonti militari, si è cercato di mostrare la guerra come è stata effettivamente e non come, per molto tempo, si è fatta apparire. Attraverso le loro brevi storie possiamo ancora intuire i sentimenti e il dramma delle trincee, degli scontri con il nemico, del morire soffrendo e del dover uccidere; del sopportare la fame, il freddo ed affrontare le malattie senza l’aiuto sanitario della penicillina. C’erano poi tragedie nelle tragedie: le esecuzioni sommarie o gli ordini di uccidere prigionieri o disertori. A pace fatta, ci fu anche il dramma dei sopravvissuti, di coloro che ritornarono vivi ma mutilati, di quelli che tornarono e non avevano più di che vivere, di quelli che tornarono e non trovarono più parenti o amici perché morti al fronte o durante la propria assenza. Leggendo poi, in queste scarne schede pervenuteci, le caratteristiche fisiche di qualche soldato, emerge che, generalmente, si era più bassi e con toraci più piccoli di oggi. A quel tempo, l’alimentazione giornaliera era insufficiente per molti. Alcuni erano poco più che ragazzi e loro malgrado affrontarono una prova di sopravvivenza disperata.
Fonti: Comune di Preci, Ufficio di stato civile, Atti di morte, Parte II, Serie C.
Ministero della guerra,Militari caduti nella guerra nazionale 1915-1918 – Albo d’oro, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1947, Vol. XXV, Umbria.
Sezione di Archivio di Stato di Spoleto, Distretto militare, Registri matricolari.
Abosinelli Amadio
Figlio di Luigi.
Nato a Preci il 19 gennaio 1893
Distretto militare di Spoleto.
Soldato del 141° reggimento fanteria. Distretto militare di Spoleto, matricola n. 27897.
Morto il 28 ottobre 1915 nel settore di Tolmino per ferite riportate in combattimento.
Abosinelli Ilario
Figlio di Luigi e Angelarosa Olivieri
Nato a Preci (Poggio di Croce) il 14 gennaio 1899. Celibe. Professione: contadino.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 11161.
Caratteristiche fisiche: statura 1,54 metri; torace 79 centimetri; capelli castani lisci; naso grosso; mento giusto; occhi castani; colorito roseo; dentatura sana.
Soldato del 154° reggimento fanteria. È chiamato alle armi il 14 giugno 1917 per mobilitazione generale (Regio Decreto 22 maggio 1915 n. 370 – G.M. 355 del 1917). Il 24 giugno 1917, inquadrato nel deposito del 58° reggimento fanteria, giunge in territorio dichiarato in stato di guerra. Dal 19 novembre 1917 all’8 novembre 1918 è nel 154° reggimento fanteria. L’8 novembre 1918 viene ricoverato «in luogo di cura e passato in forza al deposito del 67° reggimento fanteria». Muore per malattia alle ore 6,30 del 25 novembre 1918 nell’ospedale di riserva di Como. La notizia della morte viene trasmessa ufficialmente al comune di Preci nel 1919.
Decorazioni:
• Campagne di guerra 1917, 1918.
• Autorizzato a fregiarsi della Medaglia interalleata della vittoria, Regio Decreto n. 1918 del 16 dicembre 1920. Concessione 17280.
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 del 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1917-1918. Concessione n. 320899.
Angelucci Alfredo
Figlio di Giuseppe e Marianna Cetorelli.
Nato a Preci il 25 marzo 1886. Professione: ‘agricolo’.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 15484.
Soldato 351a compagnia lavoratori (boscaioli).
Muore all’età di 32 anni, alle ore 18:30 del 18 ottobre 1918 nell’ospedale civile di Modena per malattia.
Ansuini (Anzuini) Nicola
Figlio di Adriano e Chiara Passerini.
Nato a Preci (Todiano) il 17 maggio 1898. Possidente, in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto. Matricola 7873.
Caratteristiche fisiche: statura 1, 70½ metri; 92 centimetri; capelli biondi lisci; naso giusto; occhi castani; colorito roseo; dentatura sana.
È chiamato alle armi per mobilitazione generale il 26 febbraio 1917 (Regio Decreto 22 maggio 1915 n 370 – G.M. 124).
Inquadrato nel 72° Reggimento Fanteria, il 22 marzo 1917 giunge in territorio dichiarato in stato di guerra. Entra a far parte del 215° reggimento fanteria.
Disperso sul Carso, nel combattimento di Dosso Faiti, il 22 agosto 1917.
Il 12 marzo 1920 viene rilasciata la dichiarazione di irreperibilità.
Decorazioni:
• Campagne di guerra 1917, 1918.
• Autorizzato a fregiarsi della Medaglia interalleata della vittoria, Regio Decreto n. 1918 del 16 dicembre 1920. Concessione 17280.
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 del 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1917-1918. Concessione n. 320899.
Aureli Antonio
Figlio di Vittorio e Ginevra Massioni
Nato a Preci (Castelvecchio, Case sparse) il 9 marzo 1880. Professione: scrivano.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 5873.
Caratteristiche fisiche: statura 1,68 metri; capelli castani lisci; occhi castani; colorito bruno; dentatura sana.
È chiamato alle armi il 28 marzo 1901 e, il 4 aprile dello stesso anno è inquadrato nel 12° reggimento bersaglieri.
Trovandosi in III categoria nel distretto militare di Spoleto, il 18 maggio 1903 viene mandato in congedo illimitato, in base all’articolo 96 del Testo unico della legge sul reclutamento (dispaccio M. 16 maggio 1903 n. 4526).
Gli viene rilasciata l’attestazione per l’elettorato politico e concessa la dichiarazione di buona condotta. Il 23 maggio 1915 viene richiamato alle armi per effetto del regio decreto del 22 aprile 1915 (circolare n. 555). Il 29 maggio 1915 giunge nel distretto militare di Torino.
Il 26 giugno 1915 viene dichiarato disertore per essersi assentato illegalmente dal 4° Battaglione M. T. Il 1° luglio 1915 viene denunciato al Tribunale Militare di Torino. L’8 luglio 1915 si costituisce al 4° Battaglione Milizia Territoriale e viene messo in prigione a disposizione del Tribunale Militare. Il 1° settembre 1915 viene assolto per non provata reità del reato di diserzione e posto in libertà (sentenza del Tribunale Militare di Torino).
Il 5 settembre 1916 viene inquadrato nel 2° Battaglione di Milizia Territoriale e giunge in territorio dichiarato in stato di guerra.
Muore il 17 settembre 1916 per “fatto d’armi”. Nell’albo d’oro del ministero della guerra viene indicato il luogo di morte, Brione, e la causa: ‘per malattia’.
Decorazioni:
• Campagne di guerra 1917, 1918.
• Autorizzato a fregiarsi della Medaglia interalleata della vittoria, Regio Decreto n. 1918 del 16 dicembre 1920. Concessione 17280.
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 del 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1917-1918. Concessione n. 320899.
Il nominativo non è presente nella lapide in ricordo dei caduti di Preci.
Battilocchi Armando
Figlio di Arpinoro (Alpinolo) e Maria Luisa Papiri.
Nato a Preci il 5 giugno 1896. Professione: muratore in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 2468.
Caratteristiche fisiche: statura 1,62 metri; torace 86 centimetri; capelli castani di forma ricciuta; occhi castano chiari; colorito roseo; dentatura sana.
È chiamato alle armi il 10 dicembre 1915 ed inquadrato nel 1° reggimento genio zappatori. L’8 aprile 1916 viene a trovarsi in territorio dichiarato in stato di guerra. Il 13 ottobre 1916, per malattia, lascia il territorio dichiarato in stato di guerra dove vi ritorna alcuni mesi dopo, il 10 febbraio 1917 nel 3° reggimento genio, 1522° compagnia zappatori. Il 1° luglio 1918 entra nel 7° reggimento genio telegrafisti.
Il 1° gennaio 1919 è inquadrato nel 3° reggimento genio, 39° compagnia telegrafisti.
Muore il 24 aprile 1919 in seguito a disastro automobilistico presso Montebello Vigentino come da atto di morte inscritto al n. 6 del registro degli atti di morte del comune di Montebello Vicentino.
Decorazioni:
• Campagne di guerra 1917, 1918.
• Autorizzato a fregiarsi della Medaglia interalleata della vittoria, Regio Decreto n. 1918 del 16 dicembre 1920. Concessione 17280.
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 del 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1917-1918. Concessione n. 320899.
Benedetti Alfredo
Figlio di Edoardo (Odoardo) e Maria Domenica Petrucci.
Nato a Preci (Piedivalle) il 13 dicembre 1879. Coniugato con Elisa Arcangeli. Professione: contadino in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto.
Caratteristiche fisiche: statura: 1,64½ metri; capelli castani lisci; occhi grigi; colorito roseo; dentatura santa; segni particolari: cicatrice sotto il mento.
Presta il servizio militare triennale dal 5 dicembre 1899 al 14 settembre 1902 prima nel 18° reggimento artiglieria (batterie) e, successivamente, nel 1° reggimento artiglieria con sede a Foligno. Mandato in congedo illimitato gli viene concessa la dichiarazione di buona condotta.
Dal 1 al 20 ottobre 1903 viene richiamato alle armi per istruzioni e, negli anni successivi, dopo il rimpatrio da New York avvenuto il 22 agosto 1905, fa parte delle milizie territoriale del 1° reggimento artiglieria (1908) e del 3° reggimento artiglieria fortezza a Roma (1912).
È chiamato alle armi il 10 maggio 1915 in seguito alla circolare n. 565 del 3 maggio 1915 e, il 28 luglio, viene inviato in osservazione all’ospedale militare di Bologna per “carie dentarie”. Due giorni dopo, il 30 luglio 1915, viene dimesso e dichiarato idoneo ai servizi militari.
Il 9 agosto 1915 viene aggregato all’3° reggimento bersaglieri di Bologna. Il 6 marzo 1916 viene ricoverato nell’ospedale militare di Bologna sezione 24 per “inghorghi glandolari regione laterale sinistra del collo” e, qualche giorno dopo (13 marzo) viene trasferito nell’ospedale Riserva Bazzano (Bologna).
Il 22 marzo 1916, esce dall’ospedale e rientra al Deposito 8° Fortezza con dieci giorni di riposo.
Rientrato l’8 aprile 1916 viene posto in servizio presso la tipografia delle divisione militare di Bologna ma, il 6 gennaio 1917, viene di nuovo ricoverato nell’ospedale Minghetti di Bologna. Il 12 gennaio 1917 viene dimesso ed inviato al corpo con proposta di un anno di licenza di convalescenza. Il 7 marzo 1917 viene ricoverato nell’ospedale di Norcia per ‘pleurite-broncoalveolite poliadenopatia d’indole tubercolare’. Muore a 39 anni, alle ore 2:00 del 23 marzo 1917, nell’ospedale di Norcia in seguito a tubercolosi polmonare come da verbale del consiglio di Amministrazione dell’8° Fortezza in data 7 luglio 1918 n. 10.
Decorazioni:
• Campagne di guerra 1915
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 in data 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1916 concessione n. 229442.
Boni Venanzio
Figlio di Domenico e Irene Sbricioli.
Nato a Preci il 1 gennaio 1885. Vedovo di Ida di Rocco. Professione: ‘cavalcante’.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 13965.
Caratteristiche fisiche: statura: 1,64 metri; capelli castani lisci; occhi castani; colorito pallido; dentatura sana.
È chiamato alle armi il 26 novembre 1905 ed è inquadrato nel 9° reggimento bersaglieri. Il 15 settembre 1907 ne diventa trombettiere. Il 30 settembre 1907 è carabiniere aggiunto nella legione Carabinieri Reali di Napoli (dispaccio ministeriale del 4 settembre 1907 n. 20436). Il 13 settembre 1908 rientra nel Deposito del Reggimento Bersaglieri di Livorno e viene mandato in congedo illimitato. Gli viene concessa la dichiarazione di aver tenuto buona condotta e di aver servito con fedeltà ed onore. Gli viene rilasciata l’attestazione di elettorato politico.
Ottiene il nulla osta per conseguire il passaporto per l’estero il 7 gennaio 1909 e si reca a New York. Il 27 luglio 1910 e il 5 agosto 1913 viene chiamato alle armi per istruzioni ma non si presenta in quanto si trova all’estero con regolare passaporto.
Viene richiamato alle armi ai sensi del Regio Decreto 22 aprile 1915 circolare n. 555 del Ministero della Guerra ma, dovendo tornare dagli Stati Uniti, si presenta solo il 31 luglio 1915.
Dal foglio matricolare non si capisce bene in quale reggimento viene inquadrato: in ogni caso, dal 10 ottobre 1915 viene a trovarsi in territorio dichiarato in stato di guerra. Il 10 maggio 1916 diventa caporale ed il 31 maggio 1918 è tale nella 2176° compagnia Mitraglieri M.N. 707.
Muore a 39 anni il 12 novembre 1918. Secondo l’albo d’oro del Ministero della Guerra muore ad Este per malattia mentre, sul foglio matricolare viene annotato: “morto per malattia nel Comune di Preci come da atto di morte inscritto al n. 2 del registro degli atti di morte del Comune di Preci”.
Una verifica effettuata presso l’ufficio anagrafico del Comune di Preci permette di constatare che il decesso del Boni avvenne nel comune di Este «nella casa posta in via Garibaldi al n. 10» come attestato dal direttore dell’Ospedale Tappa e l’atto di morte venne trasmesso al comune di Preci il 12 gennaio 1919.
Decorazioni:
• Campagne di guerra (non vengono specificati gli anni)
• Sopra al timbro “Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 in data 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna” è stato scritto: non esiste.
Bucchi Domenico
Il nominativo compare sulla lapide di Preci tra i caduti per malattia.
Cambi Guido
Figlio di Enrico e Giacinta Tiberi
Nato a Preci il 7 aprile 1895. Professione: ‘pizzicagnolo’ in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 1613.
Caratteristiche fisiche: statura: 1,71 metri; torace 92 centimetri; capelli castani lisci; occhi castani; colorito roseo; dentatura sana.
Il 28 gennaio 1915 è chiamato alle armi e, il giorno successivo, inquadrato nel 18° reggimento artiglieria da campagna. Il 27 maggio 1915 giunge in territorio dichiarato in stato di guerra.
Muore a vent’anni sull’Isonzo per le ferite riportate in combattimento, nel fatto d’armi di Staranzano del 23 giugno 1915. Faceva parte della 1a batteria del 18° artiglieria da campagna. Dal verbale del consiglio di amministrazione del 18° reggimento artiglieria redatto in data del 20 marzo 1916 si precisa che il decesso è avvenuto «al posto di medicazione del 1° Gruppo del 18° reggimento di artiglieria da campagna in seguito alle ferite multiple al torace prodotte da schegge di granata nemica ed asportazione della coscia sinistra».
Tali dati sono confermati dal Ministero della guerra che, nel 1917, trasmette al sindaco di Preci, cav. Alessandro Guerrini, copia autentica dell’atto di morte del soldato Cambi Guido iscritto nel registro degli atti di morte in guerra tenuto dal 18° reggimento artiglieria a pagina 4 ed al n. 2.
Decorazioni:
• Proposto per la medaglia della vittoria
• Campagne di guerra 1915
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 in data 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1915 concessione 186387.
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia interalleata della vittoria R. D. N. 1918 del 16 dicembre 1920, concessione N. 72904.
Luogo di sepoltura: dall’atto di morte risulta che il Cambi venne sepolto nel cimitero di Staranzano (Gorizia), come da verbale di morte firmato dal tenente Medico Properzi dott. Francesco e dai testimoni soldati Maron Ernesto e Battiston Virginio.
Carolini Giuseppe
Figlio di Pietro e Giustina Cesarini
Nato a Preci (San Vito) il 27 giugno 1897.
Distretto militare di Spoleto.
Soldato 69° reggimento fanteria, morto il 13 marzo 1917 sul monte Corno in combattimento.
Carolini Settimio
Figlio di Nicola e Candida Contadini.
Nato a Preci il 28 agosto 1896. Professione: contadino in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto. Matricola 2469.
Caratteristiche fisiche: statura: 1,57½ metri; torace 89 centimetri; capelli neri di forma liscia; occhi celesti; colorito bruno; dentatura sana.
È chiamato alle armi il 24 novembre 1915 e, il 3 dicembre successivo, viene inquadrato nel 29° reggimento cavalleggeri Udine. Nel foglio matricolare non ci sono altre annotazione se non questa:
«Disperso in guerra il 19 agosto 1916». Dall’albo d’oro dei caduti del Ministero della guerra apprendiamo un altro piccolo riferimento: si parla del combattimento avvenuto sul medio Isonzo.
Decorazioni: nessuna annotazione nel foglio matricolare.
Carpiceci Andrea
Il nominativo compare sulla lapide dei caduti di Preci.
Carpiceci Emidio
Figlio di Giuseppe e di Blandina Farfarelli.
Nato a Pievetorina (Macerata) il 17 marzo 1892.
Distretto militare di Macerata. Matricola n. 23744.
Muore a 23 anni, il 7 dicembre 1915, in località Graffemberg (probabilmente di tratta del monte Grafenberg) in seguito a ferite di scheggia di granata. Nel 1917 il Ministero della Guerra trasmette al sindaco di Preci, cav. Alessandro Guerrini, copia autentica dell’ atto di morte del soldato Emidio Carpiceci, iscritto nel registro degli atti di morte in tempo di guerra del 2° Fanteria a pagina 176 e al numero 176.
Luogo di Sepoltura: nell’atto di morte risulta sepolto a Graffenberg come risulta dai sottoscrittori del modello 147 trasmesso al IV Corpo d’Armata soldato Tizzi Mariano e Baroni Giacomo.
Casadidio Pietro
Figlio di Antonio e Annunziata De Santis.
Nato a Preci (Corone) il 17 novembre 1898. Professione: contadino in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 7464.
Caratteristiche fisiche: statura 1,61 metri e mezzo; torace 84 centimetri; capelli neri lisci; naso schiacciato; mento giusto; occhi castani; colorito roseo; dentatura sana.
È chiamato alle armi per mobilitazione generale il 27 febbraio 1917 (Regio Decreto 22 maggio 1915 n 370 – G.M. 124). Il 16 marzo 1917 è inquadrato nel 80° feggimento fanteria e lo stesso giorno giunge in territorio dichiarato in stato di guerra. Il 10 agosto 1917 è inquadrato nel 112° reggimento fanteria. Nell’Albo d’Oro del Ministero della guerra viene ricordato come soldato del 111° reggimento fanteria come pure nell’atto di morte redatto dal tenente Sergio Claudio incaricato della tenuta dei registri di stato civile presso l’84° ospedaletto da campo che specifica: «111° reggimento fanteria, 5° compagnia».
Muore alle ore 4:50 dell’11 ottobre 1917 a diciannove anni nell’ospedale da campo n. 84° (Villette) in seguito «a lesione della base del cranio da ferite multiple da scoppio di bombarda», come risulta dal registro degli atti di morte a pagina 10 ed al n° 148 dell’84° ospedaletto da campo.
È il Ministero della guerra il 2 dicembre del 1917 a comunicare al sindaco di Preci l’avvenuto decesso del giovane soldato a Castagnavizza, nel fatto d’armi del 9 ottobre 1917, dove viene ferito «d’arma da fuoco al naso con piccole deviazioni alla faccia: ferite multiple alla mano sinistra come da dichiarazione del III reggimento fanteria in zona di guerra in data 21 novembre 1917».
Decorazioni:
• Campagne di guerra 1917
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 in data 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1917 – concessione 166610
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia interalleata della vittoria R. D. n. 1918 del 16 dicembre 1920 concessione n. 56386.
Luogo di sepoltura: dall’atto di morte risulta sepolto a Villette.
Cesqui Angelantonio
Il nominativo compare sulla lapide dei caduti di Preci e nel monumento ai caduti della frazione di Abeto.
Cocciarelli Abramo
Il nominativo compare sulla lapide dei caduti di Preci.
Colantoni Angelo
Figlio di Domenico
Nato a Preci (Collazzone) il 1 gennaio 1886.
Distretto militare di Spoleto.
Soldato 21° reggimento artiglieria da campagna, 4° batteria.
Muore il 31 gennaio 1918 per polmonite e paralisi cardiaca in prigionia, nel lazzaretto di guerra n. 131 “Renati” di Udine. Nel 1925 il Comune di Preci riceve dal ministero della guerra copia di traduzione dell’atto di morte compilato dal nemico ufficio centrale ricerca – Berlino Spandau 22 luglio 1925..
Luogo di sepoltura: dall’atto di morte la sepoltura risulta non individuata.
Cordella Luigi
Figlio di Antonio e Maria Spes.
Nato a Preci il 30 maggio 1892. Celibe.
Distretto militare di Spoleto.
Soldato 226° reggimento fanteria.
Muore a 24 anni, alle ore 7:45 del 21 luglio 1916 nell’ospedale militare di Reggio Emilia Reparto Cialdini per polmonite ed infezione intestinale.
Nel 1917 il Ministero della guerra scrive al sindaco di Preci, cav. Alessandro Guerrini, trasmettendo l’estratto di morte del soldato Luigi Cordella iscritto nel registro dell’ospedale militare succursale di Reggio Emilia a pagina 124 n. 124.
Luogo di sepoltura: dall’atto di morte registrato nel comune di Preci si evince che Luigi Cordella venne sepolto a Reggio Emilia.
Del Savio Mariano
Figlio di Giuseppe.
Nato a Sellano il 9 settembre 1892.
Caporale 148° reggimento fanteria.
Morto il 29 ottobre 1915 nella 28° sezione sanità per ferite riportate in combattimento.
Il nominativo compare sulla lapide dei caduti di Preci.
De Santis Sante
Figlio di Eugenio e Marta Marinucci.
Nato a Preci (Saccovescio) il 16 novembre 1899. Professione: ‘pizzicagnolo’ in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 10522.
Caratteristiche fisiche: statura 1,61 metri; torace 82 centimetri; capelli neri lisci; naso aquilino; mento regolare; occhi castani; colorito roseo; dentatura sana.
Soldato di leva I categoria classe 1899 distretto militare di Spoleto, matricola n. 10522 il 5 maggio 1917 è lasciato in congedo illimitato.
È chiamato alle armi il 14 giugno 1917 per mobilitazione generale (Regio Decreto 22 maggio 1915 n 370 – G.M. 355 del 1917) ed inquadrato nel centro di mobilitazione del 6° reggimento alpini (Vicenza).
Muore il 31 dicembre 1918 nell’ospedale militare principale di Ravenna in seguito a broncopolmonite da influenza.
Di Marco Gaetano
Figlio di Pietro Paolo e Lucia Pezzola
Nato a Preci il 18 luglio 1893. Professione: ‘pizzicagnolo’ in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 27967.
Caratteristiche fisiche: statura 1,57 metri; torace 84 centimetri; capelli neri lisci; occhi grigi; colorito pallido; dentatura guasta.
Soldato di leva I categoria classe 1895 distretto di Spoleto, quale rivedibile delle classi 1893 e 1894, viene lasciato in congedo illimitato il 16 gennaio 1915 con l’obbligo di presentarsi «otto giorn dopo del congelamento del fratello» Rinaldo Di Marco.
È chiamato alle armi il 1 giugno 1915: viene inquadrato nel 60° reggimento fanteria l’11 giugno 1915. Il 22 ottobre 1915 viene inquadrato nel 39° reggimento fanteria e giunge in territorio dichiarato in stato di guerra.
Muore nel fatto d’armi avvenuto il 18 giugno 1916 sull’Altipiano di Asiago per le ferite riportate in combattimento. Nell’albo d’oro del ministero della guerra risulta inquadrato nel 133° reggimento fanteria.
Decorazioni:
• Campagne di guerra 1915, 1916.
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 in data 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1915, 1916 concessione 186389.
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia interalleata della vittoria R. D. N. 1918 del 16 dicembre 1920 concessione N. 72905.
Ercolani Mattia
Figlio di Giovanni Battista e Costanza Rancani.
Nato a a Preci (Corone) il 17 dicembre 1898. Professione: contadino in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 7452.
Caratteristiche fisiche: statura 1,64 metri; torace 90 centimetri; capelli castani lisci; naso schiacciato; mento piccolo; occhi azzurri; colorito pallido; dentatura sana.
Soldato di leva di I categoria il 9 febbraio 1917 è lasciato in congedo illimitato. Il 27 febbraio 1917 è chiamato alle armi per mobilitazione (Regio decreto 22 maggio 1915 n 370 – G.M. 124). Il 20 marzo 1917 è inquadrato nel 6° Reggimento Alpini Truppe complementari Vicenza e lo stesso giorno giunge in territorio dichiarato in stato di guerra. Il 17 luglio 1917 è inquadrato nel 3° Alpini Battaglione Fenestrelle.
Muore il 26 novembre 1918 « per malattia nell’ospedaletto da campo n. 199» ubicato nell’ex Asilo degli Austro Americani (Servola).
Decorazioni:
• Campagne di guerra 1917
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 in data 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1917 – concessione 166603
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia interalleata della vittoria R. D. n. 1918 del 16 dicembre 1920 concessione n. 56380.
• A matita: proposto medaglia Vittoria
Luogo di sepoltura: nell’atto di morte risulta sepolto nel cimitero civile di Trieste (S. Anna Disp. M.ro n. 509170 dell’8 ottobre 1924 direzione Generale Leva e Truppa Ufficio Stato Civile Sez. 1°).
Ficeli Domenico
Figlio di Giuseppe e Settimia Flammini.
Nato a Preci il 29 novembre 1880 Coniugato con Caterina Serafini. Professione: pastore in grado di leggere e scrivere. Nell’atto di morte risulta agricoltore.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 4053.
Caratteristiche fisiche: statura 1, 62 metri; capelli biondi ondulati, occhi castani; colorito roseo; dentatura sana.
Soldato di leva III categoria, il 30 giugno 1900 è lasciato in congedo illimitato.
Il 25 aprile 1916 viene chiamato alle armi per mobilitazione (Regio decreto 22 maggio 1915 n. 370 G. M. E. N. 237 DEL 1916 e il 12 maggio 1916 viene inquadrato nel 182° Battaglione di M. T. Il 25 gennaio 1917 viene inquadrato nel deposito dell’87° Reggimento fanteria circolare ministeriale n. 433/25 del 16 gennaio 1917. Il 31 maggio 1916 giunge in territorio dichiarato in stato di guerra. Il 16 gennaio 1917 viene trasferito e inquadrato nell’87° reggimento fanteria il 25 gennaio 1917. Nell’albo d’oro del Ministero della guerra risulta inquadrato nel 29° reggimento fanteria.
Il 2 aprile 1917 si trova di nuovo in territorio dichiarato in stato di guerra. Il 17 novembre 1917 viene riformato in seguito a rassegna con determinazione della direzione dell’ospedale militare di Padova.
Viene congedato il 28 novembre 1917 e gli viene concessa la dichiarazione di aver tenuto buona condotta e di aver servito con fedeltà ed onore. Muore nel comune di Preci il 22 novembre 1918 alle ore 19,30. Aveva 38 anni.
Decorazioni:
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 in data 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1916-1917 concessione 227892.
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia interalleata della vittoria R. D. M. 1918 del 16 dicembre 1920. Concessione n. 166202.
Finocchioli Giovanni
Figlio di Vincenzo e Luisa Montesi.
Nato a Preci il 24 giugno 1898. Professione: fornaio in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 7456.
Caratteristiche fisiche: statura 1,72 metri; torace 80 centimetri; capelli castani lisci; naso regolare; mento regolare; occhi castani; colorito roseo; dentatura sana.
È chiamato alle armi il 27 febbraio 1917 per mobilitazione (Regio decreto 22 maggio 1915 n 370 – G.M. 124)
Il 22 marzo 1917 è inquadrato nel 72° reggimento ranteria e lo stesso giorno giunge in territorio dichiarato in stato di guerra. Secondo l’albo d’oro dei caduti del Ministero della guerra e da quanto si evince dall’atto di morte risulta in forza al 215° reggimento fanteria, 5° compagnia.
Muore il 17 giugno 1918 sul Montello per le ferite riportate in combattimento come da atto di morte inscritto al n. 4 del registro n. 832 pagina 855 degli atti di morte del 215° reggimento fanteria.
Decorazioni:
• Campagne di guerra 1917, 1918
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 in data 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1917 – 1918 concessione 166605
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia interalleata della vittoria R. D. n. 1918 del 16 dicembre 1920 concessione n. 72631.
Dall’atto di morte risulta sepolto nel cimitero di Giavera come risulta dal verbale mod. 147 sottoscritto dai testimoni militari De Nardo Vincenzo ed Amato Antonio, dall’ufficiale medico Bottoni Enzo e dal comandante la compagnia Tenente Friggi Augusto.
Fioravanti Fedele
Figlio di Carlo e Maria Bertoni
Nato a Preci il 17 febbraio 1891.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 22819.
Soldato 52° reggimento fanteria,11a compagnia. .
Morto il 27 ottobre 1915 alle ore 2 sul monte Col di Lana in seguito «a ferita di arma da fuoco».
Nel 1917 il Ministero della Guerra trasmette al sindaco di Preci cav Alessandro Guerrini copia autentica di atto di morte del soldato Fioravanti Fedele estratto dal registro degli atti di morte in tempo di guerra del 52° reggimento fanteria a pagina 27 ed al n. 226.
Luogo di sepoltura: nell’atto di morte risulta sepolto al Costone Agai come si evince dall’attestazione rilasciata da Graziosi Amadio e Giulio Formichelli e firmata nel verbale dal capitano Blasi Giulio.
Fioravanti Orlando
Figlio di Ascenzo e Livia (Olinda) Sbardellati.
Nato a Preci il 25 settembre 1899. Professione: contadino in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 10520.
Caratteristiche fisiche: statura1,60 metri; torace 86 centimetri; capelli castani lisci; naso greco; mento regolare; occhi castani; colorito roseo; dentatura sana.
È chiamato alle armi il 14 giugno 1917 per mobilitazione (Regio decreto 22 maggio 1915 n 370 – G.M. 355 del 1917) ed il 1 luglio 1917 è inquadrato nel deposito del 72° reggimento fanteria. Lo stesso giorno giunge in territorio dichiarato in stato di guerra.
Il 19 novembre 1917 è inquadrato nel 17° reggimento fanteria. Il 21 novembre 1917 è inquadrato nel 21° battaglione d’assalto (Dep. 55° fanteria) che dal 20 maggio 1918 assume il nuovo numero di 13°.
Muore a 19 anni in combattimento sul monte Val Bella per ferite riportate in combattimento come da atto di morte inscritto al n. 24 del registro degli atti di morte del 13° Reggimento fanteria (reparto d’assalto) a pagina 5 n. 1605. Nell’atto di morte viene specificata la causa: «ferite trasfusse all’addome da pallottole di mitragliatrici per fatto di guerra».
Decorazioni:
• Autorizzato a fregiarsi della Medaglia interalleata della vittoria Regio Decreto n. 1918 del 16 dicembre 1920 Concessione 72564.
• Campagne di guerra 1917 – Proposto medaglia vittoria.
• Campagne di guerra 1918.
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 del 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1917-1918. Concessione n. 231.000.
Luogo di sepoltura: dall’atto di morte del 13° reggimento fanteria risulta sepolto nei pressi del monte Val Bella, nel cimitero provvisorio come risulta dal verbale mod. 147 firmato dai seguenti testimoni: il caporale maggiore Rocco di Donato, il sergente Antonio Leoni e l’ufficiale medico Fortunato Antonio.
Fioravanti Sante
Figlio di Mariano ed Anna Maria Elisei.
Nato a Preci (Belforte) il 4 febbraio 1896. Professione: contadino analfabeta.
Distretto militare di Spoleto.
Caratteristiche fisiche: statura: 1,61½ metri; torace 86 centimetri; capelli castani di forma liscia; occhi castani; colorito roseo; dentatura sana.
È chiamato alle armi il 24 novembre 1915 ed è tale nel 21° Reggimento Fanteria (Deposito) il 6 dicembre 1915. Lo stesso giorno giunge in territorio dichiarato in stato di guerra.
Il 30 aprile 1916 è trasferito nel 226° reggimento fanteria, 2a compagnia, e lascia la zona di guerra.
Il 24 maggio 1916, con il suo reggimento, ritorna nella zona di guerra.
Muore alle ore 9:10 del 6 luglio 1916 nel combattimento sul monte Zebio come da atto di morte iscritto al n. 84 del registro degli atti di morte del 226° reggimento fanteria. Nel 1917 il decesso viene comunicato al sindaco di Preci cav. Antonio Guerrini dal Ministero della guerra che trasmette anche una copia autentica dell’atto di morte del soldato Sante Fioravanti.
Decorazioni:
• Campagna di guerra 1916
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 in data 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1916 concessione n. 172700.
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia interalleata della vittoria R. D. N. 1918 del 16 dicembre 1920 concessione n. 72741. Sotto il timbro dell’autorizzazione è scritto a matita: Proposto per la medaglia Vittoria
Flamini Corinno
Figlio di Angelo e Vittoria Arcangeli.
Nato a Preci il 27 settembre 1898. Professione: macellaio in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 1659.
Caratteristiche fisiche: statura 1,60 metri; torace 0,88 centimetri; capelli castani lisci; naso regolare; mento regolare; occhi castani; colorito roseo; dentatura sana.
Soldato di leva II categoria classe il 9 febbraio 1917 è lasciato in congedo illimitato. Il 27 febbraio 1917 è chiamato alle armi per mobilitazione (Regio decreto 22 maggio 1915 n 370 – G.M. 124).
Il 16 giugno 1917 è inquadrato nel 80° reggimento fanteria e lo stesso giorno giunge in territorio dichiarato in stato di guerra. Il 21 giugno 1917 è caporale nell’80° Reggimento Fanteria e, il 10 novembre 1917, diventa caporale maggiore.
È sempre caporale maggiore nel 253° reggimento fanteria mobilitato il 25 novembre 1917.
Muore a 19 anni, alle 11,40 del 1 febbraio 1918 per la ferita riportata al torace nel combattimento a Val Valicella (Val Brenta) come da atto di morte inscritto a pag. 173 e al n. 173 del registro degli atti di morte del 253° reggimento fanteria, 4° compagnia.
Decorazioni:
• Proposto la medaglia Vittoria. Campagne di guerra 1917, 1918
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 in data 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1917, 1918 concessione 167054. Autorizzato a fregiarsi della medaglia interalleata della vittoria R. D. n. 1918 del 16 dicembre 1920 concessione n. 72637.
Frosoni Giovanni
Figlio di Felice e Maria Cambi.
Nato a Preci il 23 giugno 1883. Professione: carrettiere in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto. Matricola 9653 e n. 9680 bis.
Caratteristiche fisiche: statura 1,68½ centimetri; torace di 0,89 centimetri; capelli castani lisci; occhi castani; naso grosso; mento ovale; colorito bruno; dentatura sana.
Soldato di leva I categoria il 1 luglio 1903 è lasciato in congedo illimitato. È chiamato alle armi il 29 marzo 1904 ed è inquadrato nel 19° reggimento fanteria il 9 aprile 1904. Il 20 aprile 1904 è ‘mandato rivedibile alla leva in seguito a rassegna speciale per debole costituzione’ e congedato il giorno successivo. Non gli viene rilasciata la dichiarazione relativa alla condotta avendo servito meno di tre mesi.
Chiamato alle armi per mobilitazione generale (Regio decreto 22 maggio 1915 n. 370) l’11 luglio 1916 viene inquadrato nel 22° reggimento fanteria. Il 24 ottobre 1916 viene nominato caporale. Il 6 febbraio 1917 è inquadrato nel 210° reggimento fanteria e, il giorno dopo giunge in territorio dichiarato in stato di guerra. Muore sul Carso il 24 maggio 1917 per le ferite riportate in combattimento.
Decorazioni:
• Campagne di guerra 1917, 1918.
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 in data 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1917, 1918 concessione 215935.
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia interalleata della vittoria R.D.M. N. 1918 del 16 dicembre 1929 concessione n. 143031.
Longhi Nicola
Figlio di Giovanni.
Nato a Preci il 4 ottobre 1895.
Distretto militare di Spoleto.
Soldato 50° reggimento fanteria.
Muore il 26 ottobre 1915 sul monte Col di Lana per le ferite riportate in combattimento.
Luogo di sepoltura: non censito CGOCG. Il nominativo non è presente nella lapide in ricordo dei caduti di Preci.
Loretucci Antonio
Figlio di Pietro e Scolastica Orelli.
Nato a Preci (Abeto) il 13 giugno 1896. Professione: contadino in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 487.
Caratteristiche fisiche: statura 1,59 metri; torace 82 centimetri; capelli castani di forma liscia; occhi castano chiari; colorito roseo; dentatura sana.
È chiamato alle armi il 24 novembre 1915. Il 6 dicembre 1915 è inquadrato nel 21° reggimento fanteria e giunge in territorio dichiarato in stato di guerra.
Il 12 dicembre 1915 si sposta nel 210° reggimento fanteria.
Muore il 22 gennaio 1917 in combattimento, come da atto di morte inscritto al n. 8 del registro degli atti di morte del 210° fanteria pagina 10 n. 8.
Decorazioni:
• Campagne di guerra 1915.
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 in data 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1917, 1918 concessione 172707.
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia interalleata della vittoria R.D.M. N. 1918 del 16 dicembre 1929 concessione n. 72750.
Loretucci Settimio
Figlio di Salvatore.
Nato a Preci (Collescille) il 21 ottobre 1896. Professione: capraio analfabeta.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 2489:
Caratteristiche fisiche: statura 1,78 metri; torace 86 centimetri; capelli neri di forma ricciuta; occhi castani; colorito bruno; dentatura sana.
È chiamato alle armi il 24 novembre 1915 ed entra nel reparto Alpini Cosenza. Il 20 giugno 1916 è zappatore nel reparto alpini.
Il 19 febbraio 1917 è nel deposito del 77° reggimento fanteria (mitragliatrici Fiat).
Muore in prigionia a Zala Egersagey (Ungheria) come da atto di morte del comune di Preci n. 5 Parte II in data 30 marzo 1918.
Decorazioni:.
• Nessuna annotazione nel foglio matricolare.
Maggiori Luigi
Figlio di Alfonso e Viola Mattia.
Nato a Preci Celibe.
Distretto militare di Spoleto.
Muore a 21 anni alle ore 4:00 dell’8 gennaio 1920 nell’ospedale militare di Mantova (nella casa posta in Piaggia San Leonardo n. 1).
Manozzi Giuseppe
Figlio di Carlo e Lucia Petetti
Nato a Preci (Abeto) il 10 giugno 1897.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 724.
Soldato 88° reggimento fanteria, 11a compagnia, muore alle ore 20:00 del 10 giugno 1917 nell’ospedale da campo n. 050 per embolia polmonare.
Nel 1917 il Ministero della Guerra trasmette al sindaco di Preci cav Guerrini Alessandro copia autentica dell’atto di morte di Manozzi Giuseppe iscritto nei registri dell’ospedale da campo n. 050 (100 letti) del II Corpo D’Armata, registro atti di morte a pagina 23 n. 21.
Luogo di sepoltura: dall’atto di morte risulta sepolto a Bigliana come da attestazione dei sodati Nazareno Moroncini e Attili Scotto e del capo reparto Vittorino Petruzzi.
Per informazioni sull’ospedale da campo n. 050: AUSSME-Roma, Ospedali da campo, Fondo E7, 26, cartella n. 332.
Martorelli Felice
Figlio di Orazio e Adele Focacci.
Nato a Preci (Abeto) il 5 luglio 1897.
Distretto militare di Spoleto.
Soldato 2° reggimento bersaglieri, disperso il 24 ottobre 1917 in combattimento nel ripiegamento al Piave.
Martorelli Francesco
Figlio di Giovanni Battista e Scolastica Benvenga.
Nato a Preci il 17 dicembre 1892.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n.
Soldato 122° reggimento fanteria morto alle ore 6:00 del 29 luglio 1915 nell’ospedaletto da campo n. 68 (Turriaco) per ferite “da arma da fuoco penetrante alla regione lombo sacrale”.
Nel 1917 il Ministero della Guerra scrive al sindaco di Preci cav. Guerrini Alessandro per trasmettere l’estratto dell’atto di morte di Francesco Martorelli, iscritto nel registro tenuto dal 68° ospedaletto da campo a pagina 71 n. 69.
Luogo di sepoltura: dall’atto di morte risulta sepolto a Turriaco.
Mensurati Arnaldo
Figlio di Lino e Antonia Allarocca.
Nato a Preci il 10 maggio 1895
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 2958.
Soldato 33° reggimento fanteria, 12a compagnia, morto alle ore 16:00 del 18 gennaio 1917 sul Faiti Crib per “ferita di granata nemica”. Il verbale venne firmato dal sergente Emilio Tenerucci e dal caporale Luigi Davone.
Nel 1917 il Minsitero della Guerra trasmette al Sindaco di Preci cav Guerrini Alessandro la copia autentica dell’atto di morte di Arnaldo Mensurati iscritto nel registro tenuto dal 33° reggimento fanteria a pagina 457 n. 651.
Luogo di sepoltura: dall’atto di morte risulta sepolto nello stesso luogo del decesso.
Mensurati Elia
Figlio di Angelo e Matilde Nebbia.
Nato a Preci l’ 11 febbraio 1893. Professione: bracciante.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 27446.
Caratteristiche fisiche: statura 1,61 metri; torace 0,84 centimetri; capelli di “colore naturale” e di “forma liscia”; occhi neri; colorito naturale; dentatura sana.
Soldato di leva I categoria il 3 novembre 1913 è lasciato in congedo illimitato. Precedentemente, il 10 settembre 1913, era stato chiamato alle armi ma non si era presentato perché all’estero. Per questa ragione era stata prorogata la ‘venuta alle armi’ fino al primo dicembre 1913 ed era stata sospesa la dichiarazione di diserzione fino al 31 maggio 1914.
Il 1° giugno 1914 venne dichiarato disertore per non aver risposto alla chiamata alle armi della sua classe 1893 e denunziato al tribunale militare di Roma.
In realtà Elia Mensurati il 18 luglio 1917 si arruola nella 7a compagnia della fanteria dell’esercito degli Stati Uniti d’America e, il 6 aprile 1918, parte per il fronte Francese.
Muore per le ferite riportate nel combattimento di Bosco di Belleau mentre faceva parte della 7a L compagnia eanteria (Esercito Stati Uniti d’America come da atto di Morte del Dipartimento della Guerra – Ufficio dell’Aiutante Generale) trasmesso al Comune di Preci.
Il 31 maggio 1925 si presenta in Comune, al segretario Dr. Giulio Barboni, Luigi Mensurati del fu Angelo, di anni 38, agricoltore domiciliato in Preci, il quale presenta copia autentica di atto di morte di Elia Mensurati ricevuto dal dipartimento della Guerra (Ufficio dell’Aiutante Generale degli Stati Uniti d’America) scritto in lingua inglese e tradotto in lingua italiana, chiedendone la trascrizione per intero nei registri di morte del comune di Preci. Ecco la trascrizione:
“Dipartimento della Guerra – Ufficio dell’Aiutante Generale Stato di Servizio del militare Mensurati Elia n. 1543001.
Dai registri di questo ufficio si dimostra che Elia Mensurati N. 1543001, nato in Preci, è stato arruolato nelle Armi di questi Stati Uniti il 18 luglio 1917 in Gettsburge, Pensylvania, proveniente dalla sua residenza di Clymer, Pensylvania, ed il suo indirizzo è presso la madre Matilde Mensurati, Preci Italia: Egli venne assegnato alla Compagnia L 7mo Fanteria, in Gettysburge, Pensylvania, il 19 luglio 1917. Prese parte alla spedizione straniera degli Stati Uniti il 6 aprile 1918 ed assegnato alla regolare e particolare 1° Classe il 1° maggio 1918.
Ulteriori notizie dimostrano che l’iscritto alla 1° Classe Elia Mensurati venne ucciso nell’azione nel Bosco de Belleau il 22 giugno 1918 mentre faceva parte della Compagnia L. 7a Fanteria. Tali notizie sono state fornite dal signor Aldo Pancrazi, Direttore del Servizio di Emigrazione Reale Ambasciatore Italiano a Waschington D. C. Con l’autorità del Segretario della guerra: Brosver Aiutante Generale. Il traduttore Di Rocco Angelo. Visto l’ufficiale di stato civile Borboni dott. Giulio, Preci 31 maggio 1925.
Mensurati Vincenzo
Nato a Preci nel 1897. Celibe. Professione: muratore.
Muore nel Sanatorio Umberto I di Roma alle ore7:30 del 31 settembre 1922.
Moretti Enrico
Figlio di Filippo e Rita Olivieri.
Nato a Preci il 3 novembre 1889.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 19472.
Sergente 37° reggimento artiglieria da campagna, morto alle ore 14:00 del 26 gennaio 1917 sul Carso, nella zona del Debelì Vrh, per ferite riportate in combattimento “a seguito di un colpo di granata nemica”..
Nel 1917 il Ministero della Guerra trasmette al sindaco di Preci cav. Guerrini Alessandro Copia autentica dell’atto di morte del sergente Enrico Moretti, iscritto sul Registro tenuto dal 37° Reggimento Artiglieria da Camp. A pagina 11 n. 48 fascicolo II.
Luogo di sepoltura: nell’atto di morte risulta sepolto “nel cimitero dei soldati in una dolina nei pressi del Debeli Vrh come risulta dall’attestazione del tenente Giulio Malagamba; del sergente Dario Pini e del cappellano Massimino Domenico”.
Nardi Eutizio
Figlio di Natale e Nazzarena Ercoli.
Nato a Preci (Poggio di Croce) il 23 maggio 1887.
Distretto militare di Spoleto.
Soldato 6° reggimento alpini, morto alle ore 17:00 del 10 settembre 1916 sul Pasubio in “seguito a pallottola di mitragliatrice”.
Luogo di sepoltura: nell’atto di morte risulta sepolto “a quota 2200 Pasubio come attestarono Luigi Maetello e Artemio Forcado”.
Nardi Vincenzo
Figlio di Lazzaro e di Rita Gio:Nicola.
Nato a Preci (Fiano di Abeto) l’11 maggio 1887.
Soldato 69° reggimento fanteria, morto il 16 maggio 1916 sul monte Maronia per ferite riportate in combattimento.
Petrucci Clelio
Figlio di Salvatore e Letizia Quintili.
Nato a Preci il 4 giugno 1879. Coniugato con Leonilde Pezzola. Professione: Contadino in grado di leggere e scrivere
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 4763.
Caratteristiche fisiche: statura 1,65 metri; capelli neri ondulati; occhi neri; colorito bruno; dentatura guasta; segni particolari: cicatrice alla mano sinistra.
È chiamato alle armi e presta il servizio militare dal 5 dicembre 1899 al 15 settembre 1901 prima nel 18° reggimento artiglieria (batterie) e poi nel 1° reggimento artiglieria con sede in Foligno. Gli viene concessa la dichiarazione di buona condotta.
Dal 1 al 20 ottobre 1908 viene chiamato per istruzioni e, negli anni successivi, fa parte della milizia territoriale del 18° artiglieria fortezza (1908), del 3° reggimento artiglieria fortezza in Roma (1913) e del 8° reggimento artiglieria fortezza (1913).
Il 10 maggio 1915 viene richiamato alle armi ai sensi della circolare n. 555 del 3 maggio 1915 e, dal 25 maggio dello stesso anno, viene subito a trovarsi in territorio dichiarato in stato di guerra.
Nel dicembre 1915, mentre “trovavasi alla fronte contrasse malattia (ileo-tifo – paralisi cardiaca) che fu poi causa della di lui morte”. Muore alle ore 18:00 del 10 febbraio 1916 nell’ospedale militare n.8 di Cappa di Cividale (Caserma alpini), come da atto di morte iscritto al n. 86 del registro degli atti di morte dell’ufficio di stato civile di Cividale del Friuli.
Decorazioni:
• Campagne di guerra 1915, 1916
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 in data 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1915, 1916 concessione n. 229444.
Pezzolla Nestore
Figlio di Riccardo ed Elena Margherita.
Nato a Preci il 12 luglio 1895.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 1629.
Soldato 10a batteria bombardieri, morto il 29 giugno 1916 nella 14a sezione sanità per “ferite da scheggia nella regione esterna piede sinistro e commozione viscerale per fatto di guerra”.
Luogo di sepoltura: nell’atto di morte risulta sepolto a Monfalcone.
Piccioni Vincenzo
Figlio di Venanzio e Ersilia Urbani.
Nato a Preci (Borgo) il 22 aprile 1899 [La data è desunta dal registro degli atti di nascita del comune di Preci e dal registro dei fogli matricolari. Nell’albo d’oro del ministero della guerra Piccioni Vincenzo risulta nato il 27 aprile 1899]. Professione: Bovaro in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 10520.
Caratteristiche fisiche: statura 1,63 metri e mezzo; torace 81 centimetri; capelli castani lisci; naso giusto; mento giusto; occhi cerulei; colorito roseo; dentatura sana.
È chiamato alle armi il 14 giugno 1917 per mobilitazione (Regio decreto 22 maggio 1915 n 370 – G.M. 355 del 1917) ed il 21giugno 1917 è inquadrato nel deposito del 79° Reggimento fanteria. Il 27 giugno giunge in territorio dichiarato in stato di guerra.
Soldato del panificio militare, muore a 19 anni per malattia (“coma da grave accesso di epilessia essenziale”) il 10 gennaio 1919 nell’ospedale da campo n. 95 come da atto di morte inscritto al n. 4 del registro degli atti di morte del Comune di Preci. [Nell’elenco del Ministero il numero dell’ospedale da campo è il 33. L’ospedale da campo n. 95 aveva una capienza di 50 letti. Il capitano medico incaricato della tenuta dei registri di stato civile del suddetto ospedaletto da campo era il dr. Gaetano Cavana].
Dall’albo d’oro dei caduti, compilato dal Ministero della Guerra, si evince che la morte avvenne a Gorizia
Decorazioni:
• Autorizzato a fregiarsi della Medaglia interalleata della vittoria Regio Decreto n. 1918 del 16 dicembre 1920 Concessione 72563.
• Campagne di guerra 1917 – Proposto medaglia vittoria.
Luogo di sepoltura: dall’atto di morte risulta sepolto nel cimitero civile di Gorizia.
Polverini Vincenzo
Figlio di Giuseppe e Barbara Bugolini.
Nato a Preci il 22 agosto 1876.
Distretto militare di Spoleto.
Soldato del 296° battaglione milizia territoriale.
Muore a 42 anni, alle ore 6:00 del 28 ottobre 1918 nell’ospedaletto da campo n. 33 come dal registro degli atti di morte fascicolo 5, pagina 154 n. 462. La causa del decesso fu malaria recidiva, broncopolmonite itterizio.
Luogo di sepoltura: dall’atto di morte risulta sepolto a Ponte Drasiovitza.
Profili Mariano
Figlio di Marcello e Candida Cecchini.
Nato a Preci il 1 febbraio 1892.
Distretto militare di Spoleto. Matricola 25253.
Soldato 86° reggimento fanteria, 14a compagnia, morto il 28 giugno 1916 sul monte Pasubio per ferite riportate in combattimento.
Luogo di sepoltura: non censito CGOCG. Dall’atto di morte risulta sepolto sul monte Pasubio come risulta dal verbale (mod. 147) sottoscritto dal caporale Domenico De Rosa, dal soldato Giuseppe Lancio e dal comandante la compagnia sottotenente Giuseppe Larano.
Renzetti Augusto
Nato a Preci il 5 novembre 1890
Distretto militare di Spoleto.
Soldato 69° Reggimento fanteria, , morto il 22 ottobre 1917 a Milano per malattia
Rivelli Giuseppe
Figlio di Annibale e Domenica Cecconi
Nato a Preci nel 1897.
Distretto militare di Spoleto.
Caporal Maggiore della 1380° compagnia mitraglieri.
Muore il 1 aprile 1919 alle ore 7:00 nell’ospedaletto da campo n. 199 di Trieste all’età di 22 anni “per paralisi cardiaca”.
Luogo di sepoltura: dall’atto di morte risulta sepolto nel cimitero di Faule (Trieste) .
Rossi Alfredo
Figlio di Nicola e Letizia Facoggi.
Nato a Preci il 9 novembre 1888.
Distretto militare di Spoleto.
Sottotenente di complemento 152° reggimento fanteria, 7a compagnia, morto alle ore 17:00 del 14 novembre 1915 nella 25a sezione sanità (comune di San Pietro dell’Isonzo) per “ferita d’arma da fuoco penetrante al torace” riportata in combattimento. Nel 1917 il Ministero della Guerra trasmette al sindaco di Preci cav. Alessandro Guerrini copia autentica di atto di morte del sottotenente Alfredo Rossi iscritto nel registro degli atti di morte in tempo dei guerra del 152° reggimento fanteria a pagina 244 al n. 244.
Comune di Preci, Atti di morte, 1917, n. 17, Parte II, Serie C.
Luogo di sepoltura:dall’atto di morte risulta sepolto nel cimitero di S. Pietro come da attestazione del sottotenente medico Gerardo D’Agostini, del caporale maggiore Giuseppe Padeci e del caporale maggiore Sanna Eliso della 25a divisione.
Salimbeni Socrate
Figlio di Attilio e Giuseppina Napoleoni.
Nato a Preci l’11 novembre 1896. Celibe. Professione: impiegato.
Distretto militare di Spoleto.
Tenente di complemento 877a compagnia mitraglieri, morto il 19 luglio 1920 nel a Roma nel sanatorio Umberto I per ferite riportate in combattimento.
Muore a 23 anni nel sanatorio Umberto di Roma il 19 luglio 1920 alle ore
Santinelli Nicola
Figlio di Luigi e Maria Minuici.
Nato a Caldarola (Macerata) il
Distretto militare di Macereta. Matricola 9338.
Soldato 121° reggimento fanteria, morto a Bonetti, nell’altipiano carsico, alle ore 6:00 del 18 settembre 1916, a 34 anni, per ferita da scheggia di granata al torace “per fatto di guerra”.
Il Ministero della guerra scrive al sindaco di Preci, cav. Guerrini Alessandro, e trasmette un estratto dell’atto di morte del caporale Santinelli Nicola, iscritto nel registro fascicolo 4, dell’ufficio di amministrazione del 121° reggimento fanteria (Reggimento Santorol) a pagina 40 n. 836.
Luogo di sepoltura: dall’atto di morte risulta sepolto a Bonetti nel Carso.
Serafini Innocenzo
Nato a Preci il 28 dicembre 1894.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 28231.
Soldato 3° Reggimento fanteria, 10a compagnia, morto il 3 luglio 1916 a quota 940 sull’altopiano di Asiago per “ferita da pallottola di fucile al petto per fatto di guerra”.
Nel 1917 il Ministro della guerra trasmette al comune di Preci l’atto di morte iscritto nel registro (fascicolo III) dello stato civile del 3° reggimento fanteria pag 184 n. 311.
Luogo di sepoltura: dall’atto di morte risulta sepolto a Fortino come da verbale del comandante la compagnia tenente Lombardo Giovanni
Silveri Domenico
Figlio di Biagio.
Nato a Preci il 12 febbraio 1894.
Soldato 81° Reggimento fanteria morto il 12 marzo 1920 a Preci per malattia.
Travaglini Pietro
Figlio di Paolo e Candida Fazi.
Nato a Preci il 5 luglio 1888. Coniugato con Luisa Menichelli.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 17838.
Caporale 46° Reggimento fanteria, 10a decima compagnia, morto alle ore 7: 50 del 27 maggio 1916 nell’ospedaletto da campo n. 60 per ferite “nella regione cervicale sinistra” riportate in combattimento
Luogo di sepoltura: nell’atto di morte risulta sepolto nel cimitero di S. Fosca.
Urbani Manlio
Figlio di Angelo e Maria Betti.
Nato a Preci il 22 dicembre 1893. Professione: salumiere in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 27899. Per le variazioni vedi ruolo classe 1894 matricola 28232.
Caratteristiche fisiche: statura 1,54 metri; torace 87 centimetri; capelli rossi lisci; occhi cerulei; colorito rosso, dentatura sana. Per le variazioni
Sergente 86° reggimento fanteria, 4a sezione mitragliatrici, morto alle ore 10:00 del 30 settembre 1916 nell’ospedale da campo n. 063 d’Armata per ferite riportate in combattimento (“ferita di fucile a foro unico alla regione mediana frontale sinistra – meningo encefalite”) come da atto di morte iscritto al n. 431 del registro degli atti di morte dell’86° Reggimento fanteria.
Il Ministero della guerra trasmette al sindaco di Preci cav. Alessandro Guerrini l’atto di morte del sergente Urbani Manlio iscritto sul registro tenuto dall’ospedale da campo n. 63 a pagina 52 n. 100 (1° Armata).
Luogo di sepoltura: dall’atto di morte risulta sepolto a Schio nel cimitero comunale.
Urbani Vincenzo
Figlio di Angelo.
Nato a Preci il 22 gennaio 1889
Distretto militare di Spoleto.
Sergente 48° reggimento fanteria, morto il 6 dicembre 1917 a Milano per malattia.
Viola Augusto (Agostino)
Figlio di Bernardino e Anna Rotelli. Celibe.
Nato a Preci il 18 agosto 1888.
Distretto militare di Spoleto.
Soldato 85° reggimento fanteria. Agente di custodia. Muore a 30 anni nelle carceri giudiziarie alle ore 21 del 16 novembre 1918
Viola David
Figlio di Bernardino e Anna Rotelli.
Nato a Preci il 12 luglio 1895. Professione: contadino in grado di leggere e scrivere.
Distretto militare di Spoleto. Matricola n. 1489.
Caratteristiche fisiche: statura 1,60½ metri; torace 93 centimetri; capelli neri ondulati; occhi castani; colorito bruno; dentatura sana; segni particolari: cicatrice in fronte.
Soldato di leva I categoria, distretto militare di Spoleto.
Il 9 gennaio 1915 è lasciato in congedo illimitato e poi, dal 13 gennaio successivo in congedo illimitato provvisorio, in attesa del congedamento del fratello Claudio con l’obbligo di presentarsi «otto giorni dopo il congedamento del fratello».
Il 1 giugno 1915 è chiamato alle armi. Il 13 giugno 1915 è inquadrato nel 59° reggimento fanteria. Il 29 agosto 1915 raggiunge il territorio dichiarato in stato di guerra.
Il 29 ottobre 1915 è inquadrato nel 41° reggimento fanteria. Il 20 febbraio 1916 lascia la zona di guerra per malattia.
Il 4 luglio 1916 è messo alla prigione del Corpo in attesa di giudizio, imputato di essersi procurato ad arte infermità a scopo di esenzione dal servizio di guerra.
Il 7 luglio 1916 giunge di nuovo in territorio dichiarato in stato di guerra ed è inquadrato nel 30° reggimento fanteria mobilitato, 14° compagnia.
Il 16 settembre 1916 alle ore 16:00 muore nell’ospedale da campo n. 235 per ferita d’arma da fuoco all’emitorace destro “per fatto di guerra”, come risulta dal processo verbale del consiglio di amministrazione del suddetto ospedale a pagina 14, n. 30. [Nell’albo d’oro dei caduti del Ministero della Guerra la data del decesso è il 12 settembre 1916].
Decorazioni:
• Proposto per la medaglia Vittoria.
• Campagne di guerra 1915, 1916.
• Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 in data 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1915, 1916, concessione 186319.
Luogo di sepoltura: dall’atto di morte risulta sepolto a Gradisca.