Tra le macerie del terremoto, Ancarano ha ricordato la Grande Guerra
Sono stati i bambini di Ancarano i protagonisti della giornata in ricordo dei Caduti della Prima guerra mondiale che si è svolta nei giorni scorsi nella piccola frazione del comune di Norcia alla presenza del Presidente della Comunanza Agraria Romeo Canali, del Presidente del Consorzio BIM ‘Nera Velino’ Egildo Spada, della presidente del Consiglio regionale dell’Umbria Donatella Porzi, del parroco di Ancarano don Luciano Avenati, dell’ispettore archivistico onorario Rita Chiaverini, del Presidente della Pro Loco di Ancarano Venanzio Santucci.
Cristian, Diana, Diego Francesco, Giulio, Sofia, Ilaria, Ludovico, Matilde, Mattias, Simone hanno riposizionato le targhette metalliche con i nominativi dei Caduti frazione negli alberi lungo il viale della Rimebranza che dai ruderi della chiesa di san Benedetto conduce al cimitero. Molte targhette, infatti, con il passare del tempo erano andate perdute per cui la Comunanza Agraria di Ancarano, in collaborazione con il Consorzio BIM ‘Nera e Velino’, ha voluto ripristinare quelle mancanti nella consapevolezza che perdere la memoria significa perdere l’identità della comunità.
Dopo gli interventi delle autorità presenti e dopo aver ricordato uno ad uno i quindici Caduti della frazione, le targhette metalliche sono state benedette dal parroco Luciano Avenati e consegnate ai bambini, molti dei quali discendenti dei soldati Caduti nel conflitto che tra il 1914 e il 1918 ha cambiato il futuro dell’Europa e del mondo spazzando via una intera generazione di uomini e superando per drammaticità e complessità ogni esperienza bellica precedente. I soldati di Ancarano morti in guerra o dispersi avevano una età compresa tra i 18 e i 36 anni: per 13 è stato possibile ricostruire con certezza la breve vita mentre per due di essi sono ancora in corso le ricerche.
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