‘Sant’Eraclio’: le lettere dei soldati nel bollettino di don Polanga
Un fortuito ritrovamento di una incompleta raccolta di famiglia del periodico ‘Sant’Eraclio’, un bollettino parrocchiale fondato e diretto da don Luigi Polanga, ha consentito a Tiziano Bertini di redigere un interessante articolo pubblicato su Il Messaggero, ed. Umbria, del 29 dicembre 2015. Con questo articolo sono state riportate alla luce le voci dei giovani che, nati alla fine del 1800, vissero le vicende della Grande Guerra.
Nel 1918 erano oltre 350 i giovani di Sant’Eraclio impegnati al fronte e don Polanga, prete dinamico e pieno di risorse, aveva fondato il periodico nel maggio del 1914 per promuovere l’attività del comitato cittadino per l’acquisto di una nuova statua del patrono. Dal 1915 al 1918, questo foglio – scrive Bertini – divenne una sorta di ‘social network’ tra ragazzi al fronte e loro compaesani: il bollettino veniva spedito infatti a tutti quelli che erano in guerra, e molti di questi inviano lettere, che venivano poi pubblicate. Malgrado l’azione della censura dalle lettere pubblicate traspare nostalgia, preoccupazione, la voglia di tornare alla normalità.
Tutto questo si può leggere nelle parole scritte da Guido, Pietro e Vincenzo Finauri, Giuseppe Mosconi, feliciano Natalini, Giacomo Genzano, Oscar Pioli, Pietro Pagnotta, Sante Coccetti, Francesco Tacchi, Nicola Natalini, Antonio e Domenico Federici, Enrico Metelli, Enrico e Pietro Scorsoni, Cesare e Guerrino Polzoni, Fernando Areni, Ferruccio Ferri, Luigi Marchionni, Antonio Pinti, Sante Bosi, Vittorio Contardi, Pietro Pagnotta, Natale Gatti, Eusebio e Domenico Coccetti, Francesco Ottaviani, Ernesto Bianchi, Giuseppe Casciola, Francesco Cecalotti, Giuseppe Marconi, Silvio Romagnoli, Sante Riommi. Silvio Menicacci, Ulisse Severini, Colombo Tabarrini, Carlo Tacchi.
Per saperne di più: Tiziano Bertini, Grande Guerra “Sant’Eraclio” il social network di cento anni fa in Il Messaggero, ed. Umbria, 29 dicembre 2015, p. 48.