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Tutte le curiosità e le vicende racchiuse in questi articoli
3
Set

L’armistizio

L’8 novembre 1917, in seguito alla disfatta di Caporetto, il re Vittorio Emanuele incontrò gli alleati presso la località veneta di Peschiera per comunicare la sostituzione di Luigi Cadorna con Armando Diaz e ribadire la totale fiducia nella vittoria finale dell’esercito italiano.

I soldati italiani, seppur demoralizzati, riuscirono a trovare quella unità e passione nazionale che nel novembre e dicembre 1917 li fece resistere sul Piave e sul Grappa contro il nemico in condizioni di estrema difficoltà tanto da farli giudicare dal giovane statunitense Ernest Hemingway, allora autista della Croce Rossa ‘meravigliosi combattenti’.

Un anno dopo Caporetto, gli italiani sconfissero i nemici a Vittorio Veneto, costringendo l’Austria a firmare l’armistizio e, come in tutti gli altri Paesi europei si rese necessario costruire una ‘memoria di guerra’ per metabolizzare le dimensioni di un lutto che cancellò una intera generazione.

Per vincitori e vinti, l’istituzionalizzazione del culto dei Caduti e del ‘milite ignoto’ servì a rappresentare, riscattandola, la somma delle sofferenze individuali.

 

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