Lamberto Gentili, una vita segnata da due guerre mondiali
Lamberto Gentili nasce a Norcia il 5 marzo del 1893 da Feliciano e Nobilia Micoli. Venne chiamato alle armi nel settembre 1913 ed assegnato al 18° Reggimento Artiglieria da Campagna. Il 15 giugno del 1915 viene inviato al fronte contro l’Austria sulle montagne carsiche. La logorante guerra di trincea, che distrugge rapidamente interi Reggimenti determinano prima la sua assegnazione al 38° Reggimento Artiglieria da Campagna, poi nel 32°, poi nel 28°.
Le campagne di guerra alle quali ha preso parte, sono quelle del 1915, 1916, 1917, 1918.
Il coraggio, la costanza, la resistenza a tutti i disagi, gli consentono, in quei terribili anni, di superare con ammirevole forza di carattere, le terribili prove della lunga guerra. Soltanto il 5 settembre del 1919 sarà inviato in congedo illimitato e potrà tornare nella sua Norcia dopo aver servito, come recita il suo foglio di congedo, con fedeltà ed amore.
È stato insignito delle seguenti onorificenze:
- Medaglia Interalleata della Vittoria;
- Medaglia ricordo dell’Unità d’Italia;
- Distintivo nastrino con 3 stellette per il periodo trascorso il zona di guerra con le relative fatiche;
- Titolo di Cavaliere di Vittorio Veneto e relativa medaglia d’oro.
L’impegno civico del soldato Gentili Lamberto, tuttavia, è proseguito anche durante la seconda guerra mondiale e in particolar modo durante il periodo della Resistenza quando, a rischio proprio e delle famiglia, si impegnò più volte a dare rifugio, fornire munizioni e generi alimentari ai partigiani che operavano in Valnerina tra i quali quelli della brigata garibaldina “Antonio Gramsci” comandata da Lakovic Svetozar (Toso).
La famiglia conserva tuttora un “Certificato di Benemerenza” rilasciato il 20 febbraio 1947 dall’Allied Screening Commission in nome e per conto dei Governi Alleati a Gentili Lamberto in segno di riconoscenza per la preziosa e coraggiosa assistenza resa ai prigionieri di guerra alleati e a tutti coloro che cercavano di evadere alla cattura dopo la firma dell’armistizio con l’Italia l’8 settembre del 1943.
È morto a Norcia il 3 ottobre del 1971.