Carlo Schanzer: cittadino onorario di Norcia
L’on. Carlo Schanzer è una figura di riferimento durante il periodo della Grande Guerra non solo per la Valnerina ma anche per lo Spoletino. Più volte, infatti, era stato eletto nel collegio di Spoleto-V. La città di Norcia gli concesse la cittadinanza onoraria per l’impegno profuso nel tentativo di vincere l’isolamento viario di tutto il territorio. Il consiglio comunale di Norcia, presieduto dal sindaco Massenzi Nunzio, il 18 settembre 1912 tratta al primo punto dell’ordine del giorno: “Conferimento della cittadinanza onoraria al Deputato del Collegio On.le Carlo Schanzer”. Ecco la trascrizione del verbale con l’intervento del sindaco:
“Onorevoli Colleghi, l’ordine del giorno della seduta consigliare porta come primo oggetto “cittadinanza onoraria al Deputato del nostro Collegio On.le Carlo Schanzer. L’idea trovò in noi calda e sincera accoglienza, unanimità e cordialità di consensi, rendendoci interpreti anche dei sentimenti di questa cittadinanza, che oggi si unisce a noi per dare una splendida affermazione della nobiltà del sentire della devozione che ogni uomo rispettabile deve avere pel nostro rappresentante politico che è vanto altissimo della coltura italiana, esempio di nobile carattere e d’intemerata coscienza per l’uomo che lotta pel raggiungimento del fine prefissosi, che mai smentisce se stesso, né indietreggia di fronte alle difficoltà, da esse anzi attinge novella forza per lealmente e francamente ottemperare all’alto e nobile mandato ricevuto. Or son tre anni il ritiro dall’agone politico di un egregio uomo, ci obbligò ad interrogarci sulla nomina del successore al parlamento, si voleva da noi una persona che affidasse all’interessamento vivo de’ nostri più vitali problemi, e fu pronunciato il nome di Carlo Schanzer, nome non nuovo a noi, caro già a Spoleto cui conservava da vari anni con mirabile sapienza ed amore l’Istituto degli Orfani degli impiegati civili, di cui è Presidente. Lo accettammo per la fede nel suo coltivato ingegno, per la sua bontà, pel suo carattere attivo ed operoso; egli era il rappresentante, come lo è ora, della sana democrazia, salito gradatamente ad alti onori per forza e meriti propri, egli dunque doveva essere un potente e prudente propugnatore degli interessi del popolo, da cui gli è gloria trarne le sue origini, poiché figlio d’un esimio operaio dell’intelletto, di un ingegnere, nelle cui vene scorreva il sangue purissimo d’italiano irredento. E fu unanime il consenso, e fu concorde con la gentile Spoleto a cui comunanza d’interessi ci legava e ci lega; a centinaia da Roma e da altre parti d’Italia, ove i nostri concittadini si recano a portare le loro energie, tornarono con entusiasmo a compiere il loro diritto, il loro dovere di elettori, tutti affascinati e affratellati in un nome solo, quello di Carlo Schanzer. Oggi l’entusiasmo e la fede brillano di nuova e più intensa luce per merito suo, che ponendosi a diretto contatto con noi ci ha offerto la riprova di quelle virtù che a noi ce lo raccomandarono, ad dimostrando egli di sentire profondamente la missione affidatagli col realizzare una delle più grandi aspirazioni cittadine vanamente fin qui vaneggiata. Colleghi carissimi, io non vi farò una dettagliata e chiara esposizione dei benefici apportati dall’On.le Schanzer al nostro collegio, poiché avete avuto tempo ed occasione di conoscerli, esaminarli ed approvarli. Di uno solo non posso però tacervi, di uno che per me, rappresenta il postulato della civiltà, che sta per scuotere le sopite energie di questi luoghi, che darà modo di seguire meno da lontano e meno lentamente il progresso dell’umanità.Starci per dire di questo solo sentimento più che mai il pungente bisogno, poiché da esso tutto il resto avrebbe avuto cagione. Verso quest’unico punto infatti sono stati adunati tutti gli sforzi, tutte le energie dell’intelletto e del cuore dell’uomo che oggi onoriamo. Con la potenza di moderne conquiste scientifiche con un sistema cioè di trazione a ferrovia elettrica, superando le difficoltà non invincibili della natura, fra breve saranno congiunte popolazioni sorelle in un amplesso di amicizia, in un respiro comune di soddisfatti interessi. Risuoneranno le valli tortuose del fischio della vaporiera, ed allora ogni un degli abitanti di queste terre inalzerà nel tempio del suo cuore un ricordo, come quello che ripete ai passanti i nomi degli ideatori ed esecutori del varco di Biselli, questo ricordo porterà inciso a lettere d’oro il nome benamato di Carlo Schanzer. Ed in questo giorno in cui abbiamo inteso di tributare ed esternare la nostra viva riconoscenza al grande benefattore del nostro paese, permettetemi di esternare a nome vostro un sentimento di gratitudine sincera ed insieme un saluto cordiale alla Città di Spoleto, al benemerito Comitato pro ferrovia, all’illustre suo Presidente, che oggi degnamente quale sindaco cura le sorti della Città consorella, per avere tenuta accesa la fiamma che ha riscaldato il petto di tutti, e di formulare l’augurio fervidissimo che i nostri cuori siano ad essi uniti in un palpito durevole di fratellanza e di concordia. All’on.le Schanzer vada il saluto riconoscente, che erompe potente dai petti nostri, quale pegno di fede sincera, e un augurio che per lui è gratitudine per noi la sintesi di tutte le sperante, di tutte le fiducie. Torni egli ancora, e tra non molto, all’onore del Parlamento alla tutela dei destini d’Italia a mezzo di un nuovo solenne nostro plebiscito, dettato dalla riconoscenza che non muore e dell’ammirazione che non muta perché le opere a cui l’una e l’altra si legano segneranno delle orme incancellabili nel cammino di un popolo. Ed è, sciogliendo questo augurio, ch’io invito tutti voi a gridare, evviva il nostro deputato, il nostro benemerito concittadino onorario On.le Carlo Schanzer.
Unanimi applausi accolgono la fine del discorso.
Poscia il Presidente presenta il seguente ordine del giorno:
Il Consiglio
Udita la proposta della Giunta di conferire al Deputato del Collegio, On.le Carlo Schanzer, la cittadinanza onoraria;
Riconosciute ed apprezzate le innumerevoli benemerenze dell’On.le Schanzer verso il Comune di Norcia, in ispecie nei riguardi della costruzione della ferrovia che da tanti e tanti anni era il sogno irrealizzabile delle popolazioni della montagna, le quali dalla ferrovia una novella, rigogliosa e prospera vita si vedono dischiusa.
Ritenuto che precipuamente e quasi unicamente all’azione perspicace, intelligente, costante dell’On.le Schanzer è dovuto l’avverarsi del grande avvenimento;
A manifestazione solenne e consacrazione fervida di affetto, di gratitudine, di onore
Delibera
Conferire all’On.le Carlo Schanzer la cittadinanza onoraria di Norcia.
Posto ai voti l’ordine del giorno risulta approvato all’unanimità per acclamazione.
Il Presidente dà quindi lettura di una nobilissima lettera del Comm. Salvatore Fratellini, Presidente del Comitato Pro Ferrovia e Sindaco di Spoleto, risposta ad altra inviatagli in ringraziamento dell’opera esplicata dal Comitato della Città di Spoleto e dal suo illustre Capo.
Propone infine che il voto solenne di oggi venga fissato in una pergamena da offrisi all’On.le Schanzer ed il Consiglio emetta un plauso al Comm. Fratellini Presidente del Comitato Pro Ferrovia al Comitato stesso ed alla Città di Spoleto per l’opera solerte e fattiva esplicata.
Il Consiglio unanime approva ambedue le proposte”.
Fonte: Archivio Storico Comunale Norcia, Deliberazioni del Consiglio, Registro n. 33, delibera n. 227 del 18 settembre 1912, cc. 14-17
Saluti da Marco Schanzer
Grazie per aver visitato il sito del progetto del Consorzio BIM ‘Per non dimenticare la Grande Guerra in Valnerina e nello Spoletino’.
Non ci è stato possibile rispondere prima. Su Carlo Schanzer, e su quanto ha fatto per Norcia e la Valnerina, è stato pubblicato un saggio nel volume ‘Storie dalla Valnerina – Donne e Uomini del Novecento’ (cur. Renato Covino), Il Formichiere, Foligno, 2018. Tra le 24 biografie di donne e uomini del Novecento legati alla Valnerina c’è anche quella di Carlo Schanzer, curata da Rita Chiaverini.
Grazie ancora per il messaggio di saluto, è certamente uno stimolo ad andare avanti nonostante tutto.