Carlo Angelini Paroli

Carlo Angelini Paroli, ventiduenne, da Campi di Norcia, lasciò volontario il Politecnico di Torino per partecipare, nel vivo entusiasmo di quella giovinezza studiosa, alla nostra guerra redentrice.

Dopo tre mesi di preparazione a Modena venne promosso sottotenente e ne fu lieto ed orgoglioso, attendendo con ansia il momento di recarsi a compiere il suo dovere di cittadino e di soldato.

Ed anch’egli venne chiamato al fronte il 14 ottobre, prendendo parte a tutte le avanzate gloriose sul San Michele, sino alla sera del 2 novembre in cui, mentre guidava alla conquista di una trincea i suoi soldati, tra le più aspre difficoltà accresciute dalla nebbia e dalla pioggia, cadde ferito al grido ‘Viva Savoia’!’. Sopravvissuto nove giorni in pena, nel costante ricordo dei suoi cari, con la salda e invitta fede nella fortuna e nella gloria della Patria, il giovanetto eroe, calmo e sereno, passò all’immortalità”.

 

Mariano Falcinelli Antoniacci, Col di Lana (Voce dall’Umbria), Assisi, 1916, p. 14.