Fronte interno: la maestra di Castelluccio risponde al sindaco di Norcia
Negli anni del Primo conflitto mondiale, l’opera degli insegnanti, non solo nelle scuole ma anche nell’assistenza civile, viene evidenziata nel congresso regionale dei maestri elementari che si svolge a Foligno il 4 giugno 1916 con l’obiettivo di coordinare ed intensificare le attività ma anche per studiare le questioni riguardanti il futuro della scuola ‘gravemente minacciato dalle falcidie apportate al bilancio della Pubblica Istruzione’ a favore dello sforzo bellico che l’Italia stava sostenendo.
Da Castelluccio, il primo febbraio 1916, la maestra Corinna Paoletti risponde stizzita al sindaco di Norcia che chiedeva lumi in merito a disagi sopportati dagli alunni della scuola di cui era venuto a conoscenza. Questo il testo della lettera conservata nell’archivio storico comunale di Norcia:
Illustrissimo signor Sindaco,
ho ricevuto la sua il 30 gennaio nella quel ho appreso che è stato informato che durante le lezioni non tutte le volte accendo il fuoco, è verissimo e specialmente nel mese di gennaio molte volte non accesi il fuoco perchè le giornate sono state non calde ma caldissime e son sicura che anche a Norcia è stato il medesimo. Oltre a questo con quella tangente che passa il municipio per il riscaldamento dell’aula scolastica ci questo paese potrebbe bastare appena quattro mesi a fare economia, mentre qui sono sei mesi che necessita il riscaldamento; eppoi Illustrissimo signor Sindaco in una ultima mia gli facevo conoscere che la somma stanziata per il riscaldamento della sucola di questa frazione non era sufficiente, e gli dicevo pure che avesse dato l’incarico ad altra persona onde non avere incomodi e grattacapi.
Mi dice poi ch’io non faccio buon viso al Commissario Brandimarte. Prima di tutto posso dirle che a me non mi è mai pervenuta lettera d’ufficio che mi abbia portata a conoscenza dell’obbligo del rispetto di questo tale Commissario: e poi i miei superiori sono io la prima a salutarli ed ai miei inferiori rispondo con somma gentilezza al saluto; come posso dirle che nel corso delle lezioni i soli miei superiori diretti possono venire a sindacare.
Tornando sul riscaldamenot debbo dire a Vostra Signoria Illustrissima che la stufa non si è potuta accendere mai perchè mal messa e mancano tubi, devo fare il fuoco nel camino, che di tanto in tanto fa fume, e debbo stare vigilante interrompendo anche le lezioni perchè non succeda qualche disgrazia.
Il signor Sindaco a certe persone, quando vengono a riferire sul mio conto cose non vere gli si potrebbe rispondere che ci vorrebbe meno antagonismo e maggior lealtà.
Piena di rispetto per Vostra Signoria Illustrissima la Maestra Paoletti Corinna”.
La situazione non è migliore a Norcia dove la guardia municipale Luigi Marchesi, il 27 febbraio 1916 segnala la necessità di effettuare alcuni lavori nelle scuole. A Collescille di Preci, invece, si discute a lungo intorno alla realizzazione di una scuola al punto che il 9 maggio 1915 si tiene una animata discussione sull’argomento nel corso del consiglio comunale.
Fonti: Archivio Storico Comunale di Norcia, post-unitario, Carteggio Amministrativo, 1916. Archivio storico Comunale di Preci, Deliberazioni del consiglio comunale di Preci, 1915.