1917: Spoleto si appropria di un carico di patate destinate a Norcia
Oltre al grano, dal primo gennaio 1917, in seguito ad un decreto del ministero di Agricoltura, viene ordinata anche la ‘denuncia delle patate da parte di chiunque, a qualsiasi titolo pena la reclusione fino ad un anno e con la multa fino a lire cinquemila’. E presso le segreterie dei Comuni è possibile ritirare un modello delle denunce che, in ogni caso, potevano essere fatte anche verbalmente e poi redatte per iscritto dal segretario comunale o da altro impiegato a ciò delegato.
Il 15 novembre 1917 il presidente del consorzio per l’approvvigionamento e distribuzione dei cereali nell’Umbria scrive all’avvocato Vittorio Argentieri, consigliere provinciale dell’Umbria e assessore del comune di Norcia, la seguente lettera:
Ella ha perfettamente ragione di lagnarsi in merito a quanto è avvenuto per le patate spedite al Comune di Norcia. Non fu però nostra colpa se il Comune di Spoleto, che pure attendeva altro invio, le ritenne per sé. A rimediare l’inconveniente, ho fatto spedire un altro vagone di quintali 116 telegrafando contemporaneamente al sindaco di Norcia, il quale farà certamente quanto occorre onde questa volta giunga al suo effettivo destino”.
Per saperne di più: Rita Chiaverini, La Grande Guerra a Norcia e in Valnerina in Bollettino della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, Volume CXIV, Tomo II, 2017, pp.577-648.