Gubbio, la Grande Guerra e i ceri sul Col di Lana (1917-2017)
Durante il primo conflitto mondiale persero la vita oltre settecento soldati eugubini. Fu un sacrificio immane che non solo segnò le famiglie coinvolte, ma l’intera comunità di Gubbio per le tante, innumerevoli conseguenze e ricadute che anche queste perdite comportarono nel tessuto sociale e produttivo della Città. I soldati eugubini militarono in tutte le armi, di terra, di mare e di cielo, combatterono su tutti i fronti in cui furono impiegate le truppe italiane. Fra tanta tragedia seppero distinguersi per un’impresa davvero anomala, celebrare la Festa dei Ceri direttamente in zona di guerra, sul Col di Lana, tra le Dolomiti.
A partire dal 1916, così come altrove, anche a Gubbio la Festa patronale era stata sospesa per Regio Decreto ed era impensabile per i nostri concittadini alle armi non celebrare degnamente Sant’Ubaldo, sotto la cui speciale protezione avevano per altro raggiunto il fronte con tanto di “berrettino” benedetto in tasca, preziosa reliquia Ubaldina consegnata a chi si apprestava a partire per la guerra. Fu così che il 15 maggio del 1917 un copia dei Ceri di Gubbio corsero sul Col di Lana, appena qualche centinaia di metri dietro la prima linea del fronte, tra l’emozione e la commozione di quanti ebbero l’opportunità di partecipare. Insomma, i Ceri “a qualunque costo” come ebbe a ricordare il pittore futurista perugino Gerardo Dottori, testimone oculare dell’accaduto. Per ricordare l’evento, siete tutti inviati il 2 Febbraio a Gubbio nella Biblioteca Comunale Sperelliana – Sala Ex-Refettorio