Prigionieri di guerra: la richiesta di Aurelio Leoncilli
di Giorgia Leoncilli
Nel 1917 il comune di Norcia ottenne dal Comando prigionieri di guerra di Orvieto la cessione di cento prigionieri di guerra da impiegare in lavori agricoli. I due comuni stipularono una convenzione per l’utilizzo di questi uomini da parte di privati. Nella convenzione, inoltre, si stabiliva che il concessionario avrebbe dovuto mettere a disposizione dell’Autorità Militare un fabbricato riconosciuto idoneo per l’alloggio dei prigionieri, curandone le varie necessità quali cucine, latrine notturne, rifornimento di paglia per gli alloggiamenti e avrebbe dovuto facilitare con mezzi idonei i servizi logistici del reparto. Oltre a ciò il comune di Norcia avrebbe messo a disposizione una camera adeguata per l’alloggio del comandante del distaccamento.
I prigionieri venivano pagati ciascuno 15 centesimi all’ora per lavori di vangatura, zappatura, semina e piantagione, mentre il compenso diveniva di 20 centesimi per la falciatura; soltanto 5 centesimi andavano a loro tramite il Comando del distaccamento, mentre gli altri 10 o 15 erano dovuti allo stato ogni 5 giorni. Per questo motivo ogni volta che si faceva richiesta per avere i servizi di questi uomini era necessario specificarne l’impiego così da sapere il costo effettivo.
Per questa ragione presso l’archivio comunale di Norcia è conservata una distinta con cui Aurelio Leoncilli, il 5 luglio 1917, richiese per tre giorni dieci prigionieri per lavori di mietitura. Ecco il testo:
Il sottoscritto Leoncilli Aurelio richiede N°10 prigionieri di guerra per n° 3 (tre) giorni per lavori di mietitura in località S. Pellegrino Km da Norcia N°6 obbligandosi per ogni effetto di ragione e di Legge e sotto ogni rapporto al pagamento anticipato come stabilito dall’Amministrazione Comunale e di assumere tutti gli obblighi e condizioni inerenti alla concessione fatta al Comune del Comando reparto prigionieri di guerra in Orvieto nel giugno 1917. Dichiarando di essere a piena conoscenza, di averne avute le ulteriori istruzioni e dichiarando infine d’aver letta ed approvata la presente formula di richiesta. Si obbliga a fornire il vitto.
Norcia, li 5 luglio 1917. Il richiedente Leoncilli Aurelio”
Così come molti altri, il signor Aurelio, benché abitasse in una piccola frazione relativamente distante dal comune di Norcia, utilizzò i prigionieri di guerra, pagando ben 90 lire, per svolgere lavori agricoli, fornendo loro vitto e alloggio in quei tre giorni.
Fonte: Archivio storico comunale di Norcia, Carteggio post-unitario, busta 436, anno 1917, categoria VIII.
Progetto Alternanza Scuola Lavoro – III Liceo Scientifico Cascia