Sono 581 i nomi dei caduti di Spoleto e dei territori limitrofi (Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, S. Anatolia di Narco, Scheggino, Vallo di Nera) incisi nel marmo del monumento ai caduti.
Era il 1919 quando il Consiglio Comunale di Spoleto deliberò di istituire l’Albo d’oro dei caduti della Grande Guerra e di realizzare un monumento che ne onorasse la memoria. Non deve sorprendere se lo studio ha evidenziato che molti soldati morirono in seguito a malattia contratta nelle zone di guerra: allora la medicina non aveva ancora farmaci efficaci e le penicilline non erano ancora state scoperte. In quelle circostanze, dunque, quella che oggi consideriamo una banale influenza poteva condurre inesorabilmente alla morte.
Le condizioni di vita, inoltre, non erano delle migliori: i soldati erano costretti a vivere nel fango delle loro trincee per settimane e mesi interi, in condizioni igieniche approssimative, esposti oltre che al fuoco nemico anche alle intemperie. Tutto ciò alzava i rischi di mortalità che erano di per sé già alti.
Questa situazione di sofferenza per i militari è stata perfettamente sintetizzata da Giuseppe Prezzolini, fondatore de “La voce” che, con il grado di capitano di fanteria prese parte alla Grande Guerra. Nel suo diario (1900-1941) scrisse alla data del 1 dicembre 1916: “Ciò che fa meraviglia lassù non è che si muoia, ma che si viva“.
Quanto al monumento ai caduti di Spoleto, venne costruito sul Colle dei Cappuccini, al centro del Parco della Rimembranza. Fu opera dell’artista Umberto Diano, capitano degli alpini e vincitore, tra l’altro del concorso per il monumento al generale Cantore, a Cortina d’Ampezzo. Costò 7.100 lire e venne inaugurato il 23 ottobre 1932 da Sua Altezza Reale Aimone di Savoia, Duca di Spoleto.
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FONTI
- Ministero della guerra, Militari caduti nella guerra nazionale 1915-1918 – Albo d’oro, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1947, vol. XXV., Umbria.
- Sezione Archivio di Stato di Spoleto (SASS), Archivio Storico Comunale Spoleto (ASC Spoleto), Deliberazioni del Consiglio dal 1916 al 1920, 1916, cc. 34-37. In apertura della seduta del Consiglio Comunale di Spoleto del 18 novembre 1916 il Sindaco, Cav. Prof. Arpago Ricci, «commemora, con elevate parole, gli ufficiali, sottufficiali e soldati nati o residenti a Spoleto, caduti per la Patria al fronte di combattimento dalla fine di novembre 1915 ed accertati a tutt’oggi e ne legge i nomi».
- Sezione Archivio di Stato di Spoleto (SASS), Archivio Storico Comunale Spoleto (ASC Spoleto), Deliberazioni del Consiglio dal 1916 al 1920, 1917, cc. 130-133. In apertura della seduta del Consiglio Comunale di Spoleto del 25 novembre 1917 il Sindaco, Cav. Prof. Arpago Ricci, commemora «i soldati concittadini caduti e dispersi nell’attuale guerra, della perdita dei quali si è avuta comunicazione posteriormente alla seduta ordinaria del 18 novembre 1916».